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Chiamato a servirvi come Vescovo

Urbino. “Sono venuto per servirvi; la Provvidenza mi conduce qui, nella chiesa di Urbino, Urbania, S.Angelo in Vado”. E’ questa la sintesi del primo messaggio dopo l’ordinazione, del neo Arcivescovo mons. Giovani Tani, agli innumerevoli fedeli presenti alla cerimonia nella Basilica Cattedrale di Urbino: due diocesi, oltre 200 sacerdoti, molti anche della Diocesi di Rimini da cui proviene mons. Tani, tanti Vescovi ed Arcivescovi oltre quelli della Conferenza Episcopale Marchigiana, i seminaristi di Roma, i cittadini di Sogliano al Rubicone, guidati dal Sindaco, a fianco di quelli di Urbino, Urbania, S. Angelo in Vado.
Oltre a tante Autorità civili e militari, una festosa partecipazione di fedeli, ai quali si sono uniti turisti e studenti, ha fatto da cornice alla tanto attesa cerimonia. Una lunga processione in apertura, ha dato inizio all’Ordinazione episcopale, con l’ingresso delle confraternite con i loro gonfaloni, dei diaconi, dei sindaci e a seguire di mons. Tani, accompagnato dagli Arcivescovi concelebranti: mons. Francesco Marinelli, molto applaudito dai fedeli e dalle Autorità, mons. Francesco Lambiasi Vescovo di Rimini e il Cardinale Agostino Vallini, Vicario del Sommo Pontefice per la Diocesi di Roma che ha presieduto la celebrazione.
Mons. Sandro De Angeli, Vicario generale di Urbino – Urbania – Sant’Angelo in Vado, ha chiesto al Cardinale che mons. Giovanni Tani fosse consacrato Vescovo; quindi mons. Luigi Ricci, Vicario generale della diocesi di Rimini, ha letto ai presenti la bolla papale di nomina del nuovo Arcivescovo. Il Cardinale Vallini, nell’omelia, chiamando amichevolmente mons. Tani, più volte “don Vanni”, ha sottolineato come “essere Vescovo significa essere Pastore, spendersi per gli altri senza calcolo, non anteporre le proprie idee, non essere uomo di potere ma un discepolo”.
Poi la preghiera consacratoria, l’unzione, la consegna dell’anello, della mitra e del pastorale, quest’ultimo usato dal cugino di suo padre, Arcivescovo dal 1932 al 1952, l’insediamento, l’abbraccio e il bacio di pace da parte di tutti i Vescovi.
Un momento molto toccante è stato sicuramente la benedizione impartita dall’ordinato a tutti i presenti, accompagnata da scoscianti applausi, mentre il Coro intonava il Te Deum. L’Arcivescovo Tani, dopo aver rivolto il suo saluto alle autorità religiose, civili, militari e accademiche, ha ringraziato il Papa per la fiducia riposta il lui e il Signore che “mi ha chiamato a servirvi come Vescovo”.
Un ringraziamento particolare lo ha riservato a coloro che lo hanno accompagnato nella vita, a cominciare dalla mamma quasi 90enne, “che mi accompagna con amore, trepidazione e preghiera” e dal babbo “che fa festa dal cielo”, ai fratelli Paolo e Antonella, all’altra sorella suor Maria Chiara da Tolentino, alle due anziane zie, ai cittadini di Sogliano, suo paese natale, ai sacerdoti della diocesi di Rimini e a quelli venuti da Roma insieme ai tanti seminaristi del Pontificio Seminario Romano Maggiore, da lui diretto dal 2003.
Ora con voi – ha concluso mons. Tani – inizia un’altra storia. Il Signore mi ha mandato in questa diocesi di Urbino, Urbania, S, Angelo in Vado. Un caro saluto al mio predecessore Mons. Marinelli, a tutti i sacerdoti che presto voglio conoscere, ai diaconi, alle monache dei sei monasteri di Urbino, al seminarista Andrea Righi che ho avuto per quattro anni come alunno, al Pontificio Seminario Romano, alle famiglie, ai malati, agli studenti e a tutti i fedeli”.
Dai primi gesti e dalle prime parole pronunciate, il nuovo Arcivescovo è apparso un uomo di profonda umiltà e di grande dignità e autorevolezza; un Pastore dotato di una sincera e profonda umanità, evidenziata anche dalla spontaneità del suo sorriso.
Il Coro diretto dal M° don Daniele Brivio, ha accompagnato il sacro Rito con canti e musiche che hanno contribuito a rendere ancora più solenne e partecipato questo straordinario evento. Al termine sono intervenute le autorità con un saluto augurale: il Vicario Prefetto De Biagi, il Sindaco di Urbino, Franco Corbucci a nome di tutti i sindaci, il Presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Marche Vittoriano Solazzi, il Presidente della Provincia Matteo Ricci, il Magnifico Rettore Stefano Pivato.

Giuseppe Magnanelli