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Cellulare alla guida: un sms per incidente

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Inviare sms, una sbirciatina alla posta, e magari scattare un selfie. Persino chattare sui social network. Ognuna di queste attività equivale a guidare alla cieca, come fossimo bendati, per almeno 10 secondi. In quel lasso di tempo, a 40 chilometri all’ora, si percorrono almeno 110 metri. “110 metri in cui può succedere di tutto” scuote la testa Enrico Pagliari dell’area professionale tecnica dell’Aci.
Chissà quanti dei 200 multati dalla Polizia Municipale di Rimini negli ultimi sei mesi, hanno mai pensato a questa drammatica pillola statistica. In realtà è più facile che i sanzionati non si sentano troppo in colpa. Così fan tutti, a Rimini e sulle strade della Provincia. E pazienza se quella distrazione al volante mette in grave pericolo se stessi e gli altri. “Un messaggino, cosa vuoi che mi succeda?”.
E intanto aumentano gli incidenti per la distrazione, anche tra i pedoni.
207. Tanti sono i verbali elevati dall’inizio dell’anno dagli agenti della Polizia municipale di Rimini per l’uso del telefonino durante la guida. Una pratica vietata dall’art. 173 del codice della strada che punisce i trasgressori con una sanzione amministrativa da 160 a 646 euro e la detrazione di 5 punti sulla patente.
“Queste pratiche purtroppo sono assai diffuse e in progressiva crescita. – allarga le braccia l’assessore alla Sicurezza di Rimini Jamil Sadegholvaad – Come Polizia municipale di Rimini dedicheremo servizi specifici e un’attenzione crescente verso questo cattivo comportamento alla guida che è proporzionale al grado di lesività e di mortalità dei sinistri stradali”. Anche la Polizia Municipale della Valmarecchia è intervenuta con controlli mirati su chi guida “imbracciando” il telefonino, e i risultati sono stati subito evidenti.
Una telefonata alla guida può accorciarti la vita. E contrarla anche agli altri. In realtà, i trasgressori puniti dalla Polizia Municipale non si limitano alle telefonate in auto. Come emerge dal quadro d’indagine nazionale sul fenomeno, infatti, è in crescita l’uso dello smartphone durante la guida quando entrano in gioco sms e social, capaci di distrarre forse più della tradizionale chiamata telefonica. Una potenzialità di distrazione enorme che ancora i numeri statistici non riescono a cogliere pienamente ma che gli esperti dell’Aci non esitano a ritenere tra le cause maggiori dell’incidentalità: “Mentre si guida si mandano sms, si controlla la posta, si fanno selfie, si chatta sui social, un’attività che equivale a guidare alla cieca per almeno 10 secondi”. Ai 40 km/h equivale a guidare bendati per almeno 110 metri: “Ed è per questo – prosegue Sadegholvaad – che proseguiremo con particolare accanimento questo tipo di violazione capace di mettere indiscriminatamente in pericolo tutti”.
L’aumento delle multe per la guida al volante è deciso: una consolazione? Nel 2014 le multe furono 537, numero in salita nel 2015: 584. Statistiche alla mano, i numeri al termine del 2016 potrebbero anche diminuire ma non i comportamenti irresponsabili alla guida. Gli esperti sono convinti che qualora gli agenti concentrassero gli sforzi sull’uso improprio del telefonino alla guida, il numero delle contravvenzioni subirebbe una nuova impennata. Per non parlare di chi viaggia con PokémonGo attivo e per la ricerca dei simpatici mostruosetti è disposto a procedere sulla strada a “occhi chiusi”.
La Polizia Stradale di Rimini, Riccione e Novafeltria in agosto è scesa in strada con la campagna “Pronto Raffaella”, espressamente effettuata contro l’uso del cellulare ma anche contro l’uso dello smartphone per cercare i Pokemon, mentre si è al volante.
Dei 241 conducenti controllati, 35 sono stati colti sorpresi alla guida con il telefono, e di conseguenza sanzionati con ammenda da 161 euro, oltre alla decurtazione di 5 punti dalla patente. Totale: 3 patenti ritirate e 175 punti decurtati. “Se nel corso del prossimo biennio incorreranno nella stessa infrazione – fa notare il comandante della Stradale Angelo Frugieri – scatterà la sospensione della patente da uno a tre mesi”. Automobilista avvisato, mezzo salvato.

Paolo Guiducci