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Dove c’è comunità, c’è Sala

Uno spazio di cultura ma anche di aggregazione, di vita sociale. Lo abbiamo visto con il Galli che è appena ritornato a “cantare” dopo 75 anni, cosa significa per un territorio, per una comunità riabbracciare un teatro. Con i dovuti distinguo, il teatro che andrà ad inaugurare sabato 24 e domenica 25 novembre, per San Lorenzo in Correggiano (e il territorio attiguo) fa un po’ lo stesso effetto che il Galli ha fatto per Rimini.

Il paragone non sembri irriverente. Non è neppure un paragone, per la verità. Ma una ulteriore, bella testimonianza che anche in periodi tormentati come l’attuale, fare cerchio con la cultura è possibile, auspicabile e anzi vincente.

Siamo sulle prime colline riminesi, a due passi dal casello autostradale di Rimini Sud ma anche ad un tiro di schioppo da Riccione. Qui campeggia la Villa des Vergers, con la sua aurea non solo architettonica ma di contenitore prezioso di storia e di storie.

Territorio “ponte” tra il riminese e Riccione, ma aperto anche a Coriano e ai suoi addentellati, questa fetta di terra deve anche fare i conti con una strada – via San Salvatore – più croce che delizia per i residenti e l’atavica impossibilità di luoghi di ritrovo. È a questa “fame” di spazi utili alla socialità che risponde la Sala di Comunità di San Lorenzo in Correggiano.

La Sala della Comunità è una struttura multimediale e polivalente che nasce magari sulle ceneri del cinema parrocchiale con la capacità e la creatività di adattarsi ai tempi e agli spazi in cui si trova ad operare.

C’è chi le chiama anche «Nuovi cinema paradiso» (così le ha battezzate il recente volume dal titolo omonimo edito da Vita e Pensiero), in ogni caso è un luogo di confine fra «Chiesa» e «Piazza». “La Sala della Comunità – spiega don Giovanni Tonelli, che di quella di San Lorenzo in Correggiano è anima e animatore – è uno spazio privilegiato per una pastorale dalle porte spalancate. È uno spazio nel quale ci si fa compagni di viaggio nel tempo dei processi di esperienze che nascono e maturano, dove la Chiesa mostra un volto gioioso, disponibile al dialogo, dove il Vangelo viene offerto, narrato e testimoniato”.

A San Lorenzo in Correggiano e ai paesi e alle frazioni vicine mancano sale per incontri pubblici? La Sala pronta al taglio del nastro è una risposta a queste esigenze anche sociali, come pure quelle relative a corsi di teatro e laboratori creativi. L’impegno della parrocchia di San Lorenzo per la realizzazione del

Teatro” è importante, e non solo a livello economico. Il costo è di circa 800.000 euro. C’è l’importante contributo dell’8 per mille, per metà dell’opera, ma per permettere a mattone dopo mattone di crescere c’è soprattutto la sfida raccolta dalla comunità che si è assunta l’onere di un mutuo robusto e di altre risorse da reperire per coprire il costo.

L’opera è innovativa. È costituita da due volumi di un solo piano: uno più alto adibito a sala di comunità di circa 270 mq, il secondo più basso per locali complementari e di servizio alle attività di circa 200 mq. Ad esclusione delle fondazioni e di alcuni elementi di irrigidimento verticale realizzati in calcestruzzo, l’intera struttura (progettata dall’architetto Marco Arlotti) è realizzata con tecnologia prevalentemente a secco, con il sistema Legno Sinergia dalla cooperativa “Fratelli è possibile”.

Da subito si raccolgono i primi frutti. Su il sipario, e saranno due giorni di festa. E si potrà capire dal vivo meglio cos’è una Sala di Comunità. Sabato 24 novembre si parte con un convegno: quello dei consigli economici delle parrocchie della Diocesi, un’assise importante specie per i tempi che viviamo. L’economo diocesano don Danilo Manduchi detterà tempi e modi (anche con un intervento moto atteso) ma ci sarà ampio spazio per le testimonianze per le belle esperienze nate in Diocesi di Rimini anche grazie al finanziamento insostituibile dell’8 per mille.

Il pomeriggio è per i più piccoli. Alle 15 giochi con i bambini, prima dello spettacolo di animazione con la sabbia (con musica e immagini) dell’artista riminese Mauro Masi. Il taglio ufficiale del nastro è atteso alle ore 21, prima della premiazione del concorso fotografico che premia le più belle immagini delle opere realizzate in Diocesi di Rimini con il contributo dell’8 per mille e di Sovvenire. Riflettori puntati (ore 21) sui Fratelli JasGawronsky: comicità esuberante e musica arrembante per uno spettacolo – Popobins – originale e intrigante. Domenica alle 12,30 pranzo comunitario di inaugurazione della Sala di Comunità, e un pomeriggio aperto alle esperienze di creatività più genuine.

La due giorni di inaugurazione è accompagnata da una mostra, “La fede a strisce”, a cura di Cartoon Club.

Tommaso Cevoli