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Casadei Parlanti, 50 anni di gol

Lo chiamano l’highlander del calcio. Perché a 49 anni suonati ha ancora voglia di correre dietro a un pallone. E non solo per qualche spicciolo di gara. Poi Mirco Casadei Parlanti ha una prerogativa fondamentale per chi gioca a calcio: fa gol. E ne fa tanti: 22 solo nell’ultima stagione. Quella che ha permesso al suo Perticara di salire in Prima categoria. Quella che gli ha fatto toccare quota 569 reti in carriera.
Tutto giusto?
“Giustissimo”.
Dica la verità, ha taroccato la sua carta d’identità.
“Assolutamente no. Sono nato a Rimini il 25 dicembre 1962, potete chiedere i documenti in Federazione”.
Scusi, ma come fa?
“Sinceramente non lo so neppure io. Nel senso che più vado avanti con l’età, più ho voglia di giocare. Sicuramente il fatto di non avere mai avuto infortuni seri mi agevola, in più la passione che ho per questo sport mi porta a comportarmi come un professionista dilettante”.
Ossia?
“Faccio vita da atleta. Sto attento a cosa mangio, a cosa bevo, alla sera vado a letto presto e soprattutto mi alleno con costanza. Nell’ultima stagione non sarò andato al campo una volta… Per me giocare è una gioia, il giorno in cui mi accorgerò che fare la borsa e andare ad allenarmi mi peserà, sarà il giorno in cui appenderò le scarpette al chiodo. Ma per ora non ci penso proprio”.
Quindi a settembre inizierà la sua 30ª stagione?
“Questa è la speranza”.
Da Coriano a Perticara: si ricorda tutto della sua carriera?
“Ogni minimo particolare. Per esempio non ho iniziato nel Coriano, ma nella Colonnella dove ho fatto tutto il settore giovanile. Poi sono andato a Bellaria e nel 1983 ho esordito in prima squadra a Coriano. Da lì ho fatto nove anni a San Piero in Bagno (dove vive con la moglie Michela e la piccola Mia),poi Rimini, Castel San Pietro, Bagnese e ora queste sette stagioni al Perticara dove ho trovato veramente un ambiente eccezionale. Qui il calcio si vive ancora con quella passione sana, travolgente che ti riconcilia con questo sport”.
Alla faccia di quello che sta accadendo ora al calcio.
“Lasciamo stare, dico solo che tutto questo mi fa schifo”.
Se si volta indietro lungo questi 29 anni, ha un rimpianto particolare?
“Uno sì, quello di non aver avuto molto spazio nella stagione in cui ho indossato la maglia del Rimini. Ma è acqua passata”.

Francesco Barone