Home Attualita Casa Zanni, “cambiare” menù a 100 anni

Casa Zanni, “cambiare” menù a 100 anni

Porta in tavola una tradizione centenaria e la piada più grande di tutta la Romagna. Alcune sue ricette originali sono rimaste inalterate nel tempo, come pure la capacità di accogliere gli ospiti attorno ai grandi camini di quella che un tempo era l’osteria con macelleria di Antonio Zanni, per tutti Böli, l’«inventore» nel 1919 di Casa Zanni.
L’omologazione gastronomica galoppa, le famiglie patriarcali sono ormai scomparse, l’economia attorno al “fuocone” è sempre più difficile da far quadrare, e così anche Casa Zanni appena tagliato il traguardo dei 100 anni, festeggia il secolo con un cambio di gestione. Al timone dell’«impero» gastronomico di Villa Verucchio non ci sarà più la famiglia Zanni, i discendenti di Böli, da sabato 4 gennaio è nelle mani della società Albatros, due soci da una vita impegnati nel campo della ristorazione.
La notizia è già lievitata fin tutta la provincia. Casa Zanni (ristorante e macelleria, bar e steak house) è qualcosa di più di un locale, è una istituzione. E un secolo dopo questa istituzione non sarà più a gestione familiare. “È un normalissimo cambio di gestione. – si stupisce di tanto clamore Marcello Zanni – Io ho quasi 70, i miei figli esercitano altre professioni, mio fratello Antonio è più maturo di me (73): era necessario il supporto di altre persone, ristoratori di provata esperienza e con idee nuove” minimizza uno dei tre fratelli che per decenni ha aperto le porte della Casa.
La nuova gestione entra in punta di piedi con 6 anni di contratto più altrettanti rinnovabili: per tre mesi manterrà anche l’intero organico al completo, prima di tirare le prime conclusioni. “Entrare in campo in una istituzione come Casa Zanni è una sfida impegnativa quanto entusiasmante, per questo l’abbiamo accettata con passione. – spiega Francesco Panico, une delle due metà di Albatros – L’impostazione di questo tempio della gastronomia resterà tale. Cercheremo però di migliorare la qualità e di dare il nostro apporto”. Panico è in riviera da una vita, proprio come l’altro socio, toscano ma riccionese d’adozione. Dietro la società ci sono altri collaboratori esperti, una squadra che ha già gestito e diretto una dozzina di locali, dalla gelateria di viale Ceccarini, ‘Il Gelato’ a Riccione, al Makkaroni al Beach Cafè.
Cambia il manico ma la squadra di Casa Zanni resta la stessa (almeno al momento), con i figli di Antonio (dalla Sara alla Paola a Davide) al loro posto “imitati” dai dipendenti. “Era giusto rinnovare – rilancia Marcello Zanni – perché i tempi sono cambiati”. Non temano dunque i cultori della tradizione: il profumo della carne alla brace, della piada, del vino Roccamastino e di quelle prelibatezze che Zanni sa portare in tavola, continuerano a prendere per il naso e per la gola. Ma al contempo “oltre a mantenere la tradizione che è un grande valore, – assicura Francesco, nella foto con Paola Zanni – introdurremo qualche novità per stare al passo coi tempi: più qualità ma sempre al giusto prezzo, altre carni, anche non italiane, e le collaborazioni”. Il piano superiore che può ospitare il pub, ad esempio, ma anche altre collaborazioni ed eventi che Albatros ha in mente. “Inventeremo qualcosa” assicura il nuovo gestore. Albatros – partendo dalla storia centenaria di Casa Zanni – intende concentrarsi molto sulla ristorazione e rilanciare con idee, professionalità ed entusiasmo. Per regalare ai buongustai un risultato tanto rotondo quanto la famosa piada di Zanni.