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Camera di Commercio della Romagna: il punto sull’economia a fine 2023

Con la chiusura dell’anno alle porte, la Camera di Commercio della Romagna ha presentato i dati dell’Osservatorio economico, aggiornati con gli scenari Prometeia. Il quadro che è possibile delineare ad oggi è caratterizzato da un contesto macroeconomico che resta fortemente incerto. Anche se, ad ogni modo, i rischi per la stabilità finanziaria in Italia beneficiano del miglioramento delle condizioni del sistema bancario e del basso livello di indebitamento del settore privato.

Per quanto riguarda il sistema economico-produttivo della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini – il presidente della Camera Carlo Battistini asserisce: “Sta vivendo una fase complessa, analoga per molti aspetti ai livelli regionale, nazionale ed internazionale, contrassegnata da segnali di rallentamento più accentuati nelle aree colpite dall’alluvione di maggio”. E continua: “Le previsioni più aggiornate relative al trend del valore aggiunto complessivo del nostro territorio per il 2023 sono in terreno positivo, ma orientate al ribasso rispetto a quelle precedenti e stimano un incremento annuo inferiore al dato regionale e nazionale”. Quale l’obiettivo? “Recuperare il gap della produttività per addetto nei confronti dei dati regionali e nazionali. È necessario programmare gli investimenti in innovazione (teconologie digitali, big data, AI, sostenibilità energetica), che migliorano la produttività. Tema sul quale la Camera è fortemente impegnata con iniziative e progetti, anche in collaborazione con le altre Istituzioni, per supportare lo sviluppo di imprese e territorio”.

Sicuramente il tessuto economico della Romagna è solido e mostra un trend storico di lungo periodo positivo. ­– commenta Marco Maria Mattei, Direttore della Sede di Rimini del Dipartimento di Scienze Aziendali e Vicepresidente di Sede della Scuola di Economia e Management di Rimini – In dieci anni il fatturato aggregato delle società di capitali, a valori corretti per l’inflazione, è passato da 32.7 miliardi di euro nel 2013 a 45 miliardi del 2022. Nello stesso arco temporale è aumentata la capitalizzazione delle imprese romagnole (i patrimoni netti aggregati a valori correnti aumentano da 16 miliardi del 2013 a 23.2 del 2022) mentre si sono significativamente ridotte le passività (da 56 miliardi a 37.4)”. Il professore, poi, aggiunge: “Sostenibilità, intelligenza artificiale e calo demografico sono le sfide del nostro presente e del prossimo futuro, che obbligheranno le imprese a cambiamenti radicali”.

Il sindaco Jamil Sadegholvaad ci tiene a sottolineare: “È il quadro nazionale e internazionale ad essere completamente in chiaroscuro a causa di una fase di transizione come quella attuale che, dopo la pandemia, ha pochi precedenti negli ultimi due secoli. In questo contesto, considero il quadro per il nostro territorio sostanzialmente di tenuta, a partire dal settore turistico, con una crescita di arrivi e presenze turistiche nel 2023 in provincia di Rimini nonostante il rallentamento dovuto alla drammatica alluvione di maggio. A consentire un bilancio, seppur di poco, positivo è la crescita anche del turismo estero”.

I numeri del territorio Romagna – Forlì-Cesena e Rimini

Al 01/01/2023 la circoscrizione territoriale della Camera di Commercio della Romagna (che interessa le province di Forlì-Cesena e Rimini) ha una superficie complessiva di 3.300 kmq e comprende 57 comuni; la popolazione residente ammonta a 728.952 abitanti, di cui l’11.1% ha nazionalità straniera.

Al 30/09/2023 risultano attive 70.356 imprese (sedi), in calo rispetto al 30/09/2022 (-2,3%). L’imprenditorialità è particolarmente diffusa: 97 imprese attive ogni mille abitanti (89 in Emilia-Romagna, 87 in Italia). I principali settori di attività economica del territorio Romagna sono, nell’ordine, il Commercio (22,6% del totale delle imprese attive), le Costruzioni (15,1%), Agricoltura e pesca (11,9%), Alloggio e ristorazione (10,5%), le Attività immobiliari (8,5%) e l’Industria Manifatturiera (8,2%).

In base alle ultime previsioni Prometeia (rilasciate a ottobre), a fronte di un 2022 archiviato con un incremento tendenziale del 4,4%, per il 2023 si stima una crescita annua del valore aggiunto (a prezzi base e costanti) pari allo 0,4% (+0,8% Emilia-Romagna, +0,8% Italia), in calo rispetto a quanto previsto negli scenari precedenti (+0,9%, luglio scorso). Per il 2024 si conferma l’aumento del valore aggiunto che, sulla base delle ultime stime, dovrebbe segnare una variazione annua sempre del +0,4% (+0,5% in Emilia-Romagna, +0,3% in Italia).

Il Focus sull’economia della provincia di Rimini

Il tessuto imprenditoriale provinciale, al 30/09/2023, è costituito da 34.683 imprese attive (sedi), in calo rispetto al 30/09/2022 (-1,8%). L’imprenditorialità è particolarmente diffusa: 103 imprese attive ogni mille abitanti (89 in Emilia-Romagna, 87 in Italia).

Le start-up innovative a fine novembre 2023 risultano 93 (-10,6% annuo); la maggior parte delle stesse (65 unità) opera nel macrosettore dei Servizi.

Nei primi nove mesi dell’anno crescono lievemente le esportazioni in provincia di Rimini (pari a 2.296,2 milioni di euro): +0.7% rispetto allo stesso periodo del 2022, inferiore alla variazione regionale (+1.4%) e nazionale (+1.0%).

I dati ISTAT Forze di lavoro relativi al 2° trimestre 2023 (media annua trimestrale) rilevano per la provincia di Rimini:

– un tasso di attività 15-64 anni (70,4%) inferiore al dato regionale (74,1%) e maggiore della media nazionale (66,1%);

– un tasso di occupazione 15-64 anni (64,8%) minore del dato regionale (70,4%) e superiore a quello nazionale (60,8%);

– un tasso di disoccupazione 15 anni e più (7,7%) più alto della media regionale (4,9%) e in linea con quella nazionale (7,8%);

– un tasso di disoccupazione giovanile 15-24 anni (30,8%) nettamente superiore a quello dell’Emilia-Romagna (17,4%) e dell’Italia (22,9%).

In crescita le ore autorizzate di Cassa Integrazione Guadagni nel periodo gennaio-ottobre 2023 (3,3 milioni di ore): +16,5%, infatti, rispetto ai primi dieci mesi del 2022.

Riguardo all’andamento del Credito, al 30/09/2023 i prestiti totali ammontano a 8.573 milioni di euro, di cui il 56,4% erogato alle imprese. Rispetto al 30 settembre 2022 si registra una diminuzione del 2,8% dei prestiti concessi; nel dettaglio, calano i prestiti alle imprese (-4,2%) e quelli alle famiglie (-0,9%).

In relazione al Fondo di Garanzia per le PMI, i dati più recenti dicono che in provincia di Rimini, nel periodo aprile-giugno 2023, sono state accolte 323 operazioni di finanziamento (8,8% del totale regionale), con un aumento congiunturale del 13,3% (285 operazioni a gennaio-marzo).

In tale contesto si inserisce il discorso relativo all’inflazione sul territorio, misurata dall’indice ISTAT NIC (prezzi al consumo per l’intera collettività). Sulla base di tale indice, la variazione tendenziale media per il capoluogo di Rimini (estendibile all’intera provincia) nel periodo gennaio-ottobre 2023 è stata pari a +6,3% (Emilia-Romagna: +6,3%, Italia: +6,7%), con un trend costantemente in discesa da inizio anno (ad eccezione della ripresa di aprile); a conferma, a gennaio (+9,7%) e a ottobre (+1,3%) si registrano le variazioni positive, rispettivamente, più alta e più bassa dei primi dieci mesi.