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“Basta cristiani ignoranti”

Nelle prossime settimane l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “A. Marvelli” aprirà le sue porte ai nuovi iscritti, che si avvieranno allo studio delle Scienze Religiose, un ambito trascurato dall’Università italiana, a differenza degli altri Paesi Europei. Sono inoltre già avviate a pieno regime i due Corsi di Laurea magistrali: a indirizzo Pedagogico-didattico, per insegnanti e educatori, e Arte Sacra e Turismo Religioso, che si profila come proposta accademica unica in Italia!
Siamo andati a conoscere alcuni dei suoi studenti.

Cosa vi ha spinto a iniziare questi studi?
Elena (insegnante). “La scelta di iscrivermi all’Issr è coincisa con un periodo di crisi della mia vita, in cui le risposte a certe domande mi erano diventate necessarie”.
Benedetta (studente): “Ero al V anno delle superiori e mi appassionava conoscere l’uomo, non in modo qualsiasi, ma alla luce di Dio; una scelta influenzata dalla figura di don Oreste Benzi, che ho avuto il privilegio di incontrare e di rimanerne affascinata per la sua capacità di leggere nel cuore dell’uomo”.
Sara (architetto): “La mia fede non mi bastava più e avevo bisogno di comprendere anche con la ragione le cose in cui credevo e il perché delle cose che facevo”.
GianLuca (artigiano): “Il mio parroco mi chiese se potevo frequentare l’Issr per dare una forma più qualificata al mio servizio in parrocchia; ricordo che gli risi in faccia, perché a me non piaceva studiare ed ero sicuro che non ce l’avrei mai fatta. Dopo un periodo di discernimento ho accettato di provare: oggi mi sono innamorato di questa università!”
Astorre (avvocato): “Personalmente avevo bisogno di avere un approccio più organico ai grandi temi del dolore e della sofferenza, anche in coincidenza con un incarico assunto all’Unitalsi di Rimini”.

Due di voi stanno frequentando la nuova Laurea in Arte Sacra e Turismo Religioso: che cos’è per voi la bellezza?
Sara: “Essendo architetto l’aspetto artistico fa parte della mia formazione e della mia passione. Faccio mia l’espressione di Platone, secondo cui “la bellezza è lo splendore del vero”. Recuperare il bello nella mia vita e farlo risplendere anche nella mia città è per me un’esigenza morale”.
Loretta (insegnante): “Per me la bellezza è autenticità. Avendo anche un diploma di perito turistico, capisco che nella contemplazione dell’opera e del creato risplende la luce dell’Artista; luce che desidero far intravvedere ai miei studenti e a chi viaggia. Il nostro territorio è ricchissimo di opere d’arte ed è bello dal punto di vista naturale, per cui desidero valorizzare questi tesori”.

Lo studio delle Scienze Religiose ha inciso nella vostra vita? Come è cambiata?
Benedetta: “Questi studi mi stanno aiutando ad affinare la mia sensibilità, a capire più a fondo ciò che le persone cercano e a “dare ragione della speranza che è in me” ai miei coetanei quando mi provocano!”
Sara: “La mia preoccupazione è sempre stata quella di essere cristiana e laica: nel mondo così complesso in cui viviamo non basta rispondere con dei sentimentalismi; lo studio è stato come la roccia su cui ho potuto costruire relazioni autentiche con gli altri”.
Astorre: “Lo studio della Teologia, della Filosofia e delle Scienze umane aiuta a vivere meglio. Siamo di fronte a difficoltà e a una complessità tale, che nessuno può farcela da solo”.
Elena: “La mia vita è cambiata moltissimo: la vita di sei anni fa non ha nulla a che vedere con la mia vita di adesso. È una vita che ha avuto una svolta totale: ho ritrovato la gioia, la scoperta, la capacità di relazionarmi in maniera immediata”.
GianLuca: “Pur con meno tempo, oggi riesco a dare alla mia famiglia molto di più. Mi piace ricordare un nostro insegnante, don Agostino Gasperoni appena scomparso, che ci diceva: «Basta cristiani ignoranti!»”.

Elisabetta Casadei