Home Vita della chiesa Ballo, pittura e musica. Si può essere giovani dentro

Ballo, pittura e musica. Si può essere giovani dentro

n solo giovani. Finora, nel nostro percorso a tappe alla scoperta dei circoli ANSPI della Provincia di Rimini, abbiamo notato come gli oratori e le connesse attività siano per lo più rivolte a bambini, adolescenti e ragazzi. Il tutto per integrare una proposta educativa spesso già portata avanti dalle parrocchie alle quali i circoli fanno riferimento. Però queste realtà associative molto partecipate, sono animate anche da una costante e numerosa presenza di adulti ed anziani che rappresentano il vero zoccolo duro dei circoli. E sono proprio queste persone, più mature e avanti con gli anni, le vere protagoniste della vita del circolo “San Francesco d’Assisi”, legato alla parrocchia di Bellariva.
“Non siamo un centro giovani – commenta Furio Giordani, 63 anni dei quali venti trascorsi a fare il responsabile del circolo in questione – Le attività che proponiamo sono rivolte ad individui di mezza età”.

Vai col liscio
Ad ogni modo non mancano le iniziative che catalizzano l’interesse di diverse persone. “È attiva una scuola di ballo, una di pittura ed una di musica. A quest’ultima partecipano anche diversi giovani. Inoltre organizziamo gite anche se si tratta quasi sempre delle solite sette, otto famiglie che si ritrovano per andare via qualche giorno. Poi organizziamo la giornata dell’anziano e quella dell’ammalato. In conclusione sono da citare le cene di autofinanziamento: quello che si fa all’interno del circolo è tutto volontariato ma le bollette da pagare arrivano ugualmente”.

Vita di comunità
Ogni circolo ANSPI è inserito in un contesto parrocchiale con il quale si può rapportare in diverse maniere. “Siamo negli ambienti della comunità e i nostri rapporti filano lisci come l’olio. Cerchiamo di essere utili alla parrocchia con la nostra presenza e con quanto proponiamo. Inoltre per qualsiasi bisogno che essa può avere cerchiamo di dare una mano, come ad esempio accade sotto le feste pasquali”. Ad ogni modo, come accade praticamente ovunque, sono sempre i soliti noti a farsi in quattro per garantire la perfetta riuscita di tutte le attività. “Tra consiglieri del circolo e volontari siamo una ventina, dieci dei quali si alternano dietro al bancone del bar. Si tratta del classico gruppo che fa suo il motto “Armiamoci e partiamo”.

Difficoltà
In un ventennio nel quale ha rivestito il ruolo di responsabile del circolo Furio Giordani ne ha vissute parecchie di situazioni, non sempre semplici e positive. Anche attualmente i problemi da fronteggiare non mancano. “Venti anni sono lunghi e noi siamo attempati. Ad una certa età si diventa un po’ orsi e permalosi. Tutto questo facilita la creazione di piccole fratture tra i membri del circolo. Nel corso di questi anni penso che abbiamo fatto i miracoli per tenere unita, aperta e disponibile a tutti la nostra realtà”. In progetto ci sono anche diverse opere da realizzare. “Lo scorso anno abbiamo messo mano all’impianto elettrico e realizzato un controsoffitto. Al momento l’80% della ristrutturazione è fatto, ma bisogna sistemare i bagni”.

Matteo Petrucci