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Avengers: una pace formato deserto

Eroi Marvel al cinema fino al 2028… Il planning cinematografico della casa americana è impressionante e del resto, visti gli incassi sostanziosi raccolti da The Avengers Age of Ultron nei paesi dove già è uscito (e mancano all’appello ancora gli Usa), perché non approfittarne? Per il secondo episodio del fantastico team garantisce ancora il regista Joss Whedon, che conferma il blockbuster gustoso e intelligente, di ampio divertimento, strepitosa messa in scena CGI (vale il biglietto solo la battaglia finale) non privata degli indispensabili elementi umani necessari allo sviluppo della storia. Nell’universo Marvel, e secondo il pensiero del “nume tutelare” Stan Lee (anche questa volta presente in apparizione cameo), i supereroi devono infatti avere i loro bei superproblemi, ovvero magagne umane amplificate tra problematiche morali, questioni di cuore, aspetti identitari e crisi di coscienza e di personalità.
Così nei 144 minuti di film non ci si annoia neanche un po’, nemmeno nei momenti più “intimi” necessari a rinforzare la dinamica di un gruppo che deve condividere, non senza fatica, il comune impegno della lotta contro l’intelligenza artificiale Ultron. I “vecchi” Avengers (Iron Man, Capitan America, Thor, Hulk, Vedova Nera e Occhio di Falco) ci sono tutti, il colonnello Fury pure, ritorna il veloce Quicksilver, ma entra in campo pure un altro personaggio molto affascinante, più caratteri visti in altri film “Marvel Cinematic Universe”.
Cast ricco con le presenze dei titolari dei personaggi (tra cui Chris Evans, Robert Downey jr, Scarlett Johansson e Samuel L. Jackson), dei nuovi e, in un pizzico di orgoglio italiano, la presenza, in pietra e cemento, del Forte di Bard in Val d’Aosta, scenografia di grande fascino.