Home Attualita Andrea, il gelataio di Puerto Aventuras

Andrea, il gelataio di Puerto Aventuras

La scintilla è scoccata in una mattinata di metà luglio, alla fine degli anni Settanta. Andrea, poco più che bambinetto, accompagna il papà a consegnare delle paste in un bar gelateria di Miramare. Quando arrivano il proprietario è nel laboratorio ed è lì che succede tutto.
“Stava mettendo del latte in un contenitore, lì per lì non ci ho fatto molto caso, ero preso da tutti quei macchinari. Poi, però, e me lo ricordo come se fosse ora, ho visto uscire un liquido bianco da quello che mi sembrava un rubinetto e ho chiesto che cosa fosse. Il maestro mi ha spiegato che era gelato. Non ci ho creduto finché non l’ho assaggiato, non mi ero mai chiesto come venisse fatto. È cominciata così la mia passione”.
Una passione che lo ha sempre accompagnato finché il sogno di Andrea Zavatta non si è trasformato in realtà.
“Ho aperto con mia moglie una gelateria tutta mia: l’Aventura Gelato.
Se avete intenzione di provare i suoi gusti unici, però, dovete preparare una bella valigia ed essere pronti a imbarcarvi su un aereo puntando dritti verso il Messico. Perché è lì che Andrea si è trasferito lasciando Rimini.
“Oramai sono più di tredici anni che vivo qui insieme a mia moglie che è messicana. Nel 2001, dopo esserci sposati in Italia, abbiamo deciso di trasferirci a Città del Messico. All’inizio pensavamo di aprire una gelateria, ma nonostante una ricerca infinita non ci siamo riusciti. Così abbiamo pensato a un’agenzia di pubblicità che, devo dire, va a gonfie e vele”.
Poi, però, lo scorso anno, quando meno se l’aspettava, è arrivata la grande occasione.
“Eravamo in vacanza a Playa del Carmen quando, durante un’escursione a Puerto Aventuras, a venti chilometri di distanza, abbiamo visto che c’era questo locale in vendita. È bastato uno sguardo e il nostro sogno ha iniziato a trasformarsi in realtà. All’inizio non è stato facile, prima il locale, poi l’acquisto delle macchine che ho fatto arrivare dall’Italia, ma soprattutto la ricerca degli ingredienti. Non volevamo fare il classico gelato commerciale, volevamo fare qualcosa di unico e dopo tanto lavoro devo dire che siamo molto soddisfatti. Tutti i nostri clienti, messicani ma anche italiani, dicono che è squisito”.
Italiani, sì, perché Puerto Aventuras è un piccolo paradiso terrestre.
“È un posto incredibile. C’è una Marina privata con tanto di campo da golf e canali intorno alle case dove puoi avere la tua barca e uscire in mare a pescare o a fare snorkeling. C’è anche un piccolo centro commerciale a cielo aperto dove ci sono negozi di artigianato messicano e ristoranti. Tu ti siedi, mangi e vedi i delfini giocare davanti a te”.
Nato a Rimini il 21 ottobre del 1969, Andrea ha vissuto fino al suo matrimonio, con i genitori, a Marina centro.
“Dopo le superiori ho frequentato l’ISEF a Urbino e ho lavorato come direttore delle Acli nella piscina comunale. Ma fin da piccolo ho aiutato mio babbo in un ingrosso di dolciumi. Da giovane, d’estate, vendevo bomboloni ai bar in spiaggia e ai bar che di notte erano vicini alle discoteche. Partivo con la mia mitica Apecar carica di paste all’una di notte e distribuivo fino alle 7 di mattina”.
Una colazione che ancora oggi non smette di consegnare.
“La mattina facciamo la classica colazione all’italiana: cornetti caldi, caffé e cappuccino”.
La moglie lo chiama, Andrea lascia per un attimo il suo computer e poi torna.
“E nella mia bella Rimini cosa si dice? Cerco di tenermi informato via Internet, ma la famiglia e gli amici mi mancano tantissimo. Nonostante qui si mangi alla romagnola, la piada non è mai buona come quella della Casina del Bosco o della Ilde. Comunque a gennaio torno a casa e sarà l’occasione per far scorte e rivedere tutti”.
L’ultima battuta è sul perché ha scelto di andare in Messico.
“Al di là che mia moglie è messicana, in Messico ci sono più possibilità lavorative. Ho tentato di aprire un’attività in Italia, ma ci sono talmente tanti cavilli burocratici che ti viene la voglia di lasciare tutto. E comunque qui la vita è splendida e si sta molto bene”.

Francesco Barone