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Amato santo per tutte le stagioni

La gioia di una intera comunità in cammino sull’esempio di Santo Amato Ronconi. La consacrazione lungamente sperata e attesa è finalmente alle porte e Saludecio è in trepidazione
Tra i parrocchiani non si parla d’altro e ovunque si respira un’euforia molto positiva – conferma don Mauro Angelini, da quasi cinque anni alla guida della Parrocchia di San Biagio –. C’è gioia nel cuore e gli occhi brillano di una luce speciale: la comunità sta dando una bella testimonianza di fede. Certo, dopo che è stato Beato per così tanto tempo non sarà semplice per i fedeli abituarsi a chiamarlo Santo. Anche se, va detto, per i saludecesi e i tanti fedeli in Italia e nel Mondo Amato Ronconi è Santo da sempre”.

Conosciuto
anche in Argentina
Negli ultimi secoli la devozione a Fratel Amato ha coinvolto ben oltre le 3000 anime della parrocchia. “L’ultima eco della grandezza del suo spirito francescano è giunta poco tempo fa, via lettera, dall’Argentina – racconta il parroco – Con il progredire del processo di canonizzazione la presenza dei pellegrini si è ulteriormente intensificata e oggi, la domenica pomeriggio, in chiesa, è quasi esclusivamente dedicata ad Amato Ronconi: confessioni, benedizioni e preghiere di fronte all’urna”.

Valorizzare la tradizione
Il supporto locale alla causa di Fratel Amato non è mai venuto meno in questi anni. “Come Parrocchia abbiamo cercato di valorizzare e arricchire i momenti tradizionalmente dedicati ad Amato – spiega don Mauro – come la benedizione dei bambini per la Festa dei Santi Innocenti del 28 dicembre, la Messa di Intercessione di ogni ultimo giovedì del mese seguita da riflessioni su povertà e senso del servizio e l’istituzione di un momento di preghiera presso la Casa di Riposo Amato Ronconi ogni 1° pomeriggio del mese. Ora stiamo pensando di coinvolgere ancora di più le giovani coppie e le nuove generazioni con un allestimento teatrale sulla vita di Sant’Amato”.

La vocazione di pellegrino
Il Comune ha contribuito attraverso convegni di studi e incontri con relatori di vaglia per far conoscere e approfondire la figura di Amato Ronconi dal punto di vista storico e culturale con particolare riferimento alla sua vocazione di pellegrino a Santiago di Compostela. Ed è proprio lungo il cammino verso Santiago che, qualche anno fa, un gruppo di saludecesi ha fatto amicizia nel nome di Amato con altri devoti italiani. Gli stessi che in questi giorni stanno coprendo a piedi il Centro Italia per partecipare, da pellegrini, alla canonizzazione in piazza San Pietro indossando i simboli del viandante: la mantellina con i colori francescani, la conchiglia e il bastone del pellegrino. A ogni tappa vengono accolti da momenti di preghiera e raccoglimento al termine dei quali ricevono il Sigillo. “La partenza da Saludecio è stata veramente emozionante – dice don Mauro – con la preghiera in Chiesa, la benedizione e le centinaia di persone, prevalentemente bambini e ragazzi, che li hanno accompagnati fino a Porta Montanara”.

Sei pullman da Saludecio
La mobilitazione dei fedeli in vista della canonizzazione di domenica 23 novembre sarà considerevole. Sei pullman, con partecipanti anche da Genova e Trento, partiranno da Saludecio con destinazione San Pietro. Per tutti coloro che rimarranno in paese il Comune aprirà il Teatro Verdi per la proiezione in diretta, sul grande schermo cinematografico, della canonizzazione presieduta da Papa Francesco.

La reliquia al Papa
Don Mauro sarà a Roma con qualche giorno di anticipo per coordinare il contributo della comunità locale alla celebrazione: la prima lettura, l’offertorio affidato a una famiglia del posto e la consegna al Pontefice di una reliquia del Santo Amato da parte del figlio del miracolato. Prima della celebrazione una rappresentanza istituzionale incontrerà il Papa per consegnargli una conchiglia in ceramica, opera dell’artista Valentino Piccioni di San Rocco, raffigurante Amato Ronconi e contenente una reliquia.

Celebrazioni il 30 a Saludecio
e il 14 dicembre a Rimini
Conclusa la canonizzazione a Roma – annuncia il parroco – le celebrazioni si sposteranno prima a Saludecio, dove domenica 30 novembre la messa pomeridiana sarà una vera festa dei pellegrini a cui sono state invitate numerose comunità francescane e le autorità del territorio, e poi a Rimini, il 14 dicembre in Duomo, per la celebrazione presieduta dal Vescovo Mons. Lambiasi

Grande festa l’8 maggio
Saludecio accoglierà i pellegrini immersa in un’atmosfera davvero speciale grazie a centinaia di stendardi con l’effige del Santo: distribuiti dalla Parrocchia ai fedeli affinchè li espongano su balconi, terrazzi e finestre, e sistemati dal Comune lungo le strade principali di tutto il territorio. Altre iniziative e attività sono in cantiere in un susseguirsi di momenti che culmineranno nella Festa dell’8 maggio del prossimo anno per la quale sono allo studio eventi straordinari.

L’attualità di un messaggio
Il cammino, accompagnati dal Santo Amato Ronconi, continua “con la forza di un messaggio spirituale e sociale forte oggi come ieri – conclude don Mauro -. Prendendo a prestito le parole di Mons. Lambiasi nella lettera che, con grande generosità, ha voluto indirizzare alla nostra Parrocchia in questo momento così importante, l’attualità di Amato Ronconi sta nella Penitenza, la conversione come riscoperta di Dio, nella Povertà, l’attenzione ai poveri e a tutti coloro che sono in difficoltà, e nel Pellegrinaggio, sempre in cammino verso le mete della vita. Indicazioni preziose che guideranno la nostra comunità per il futuro”.

Gabriele Pizzi