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Amarcort torna per il suo 15esimo ciak

L’autunno riminese s’intinge di storia e di tradizione: ritorna, anche quest’anno, all’alba della sua 15esima edizione, Amarcort film Festival.

Rimini per sua naturale inclinazione è un crocevia perfetto che amalgama arte e cultura, riflettendolo poi sui suoi abitanti”, afferma la direttrice artistica Simona Meriggi. “In programma tanti dibattiti e confronti con nomi illustri saranno presenti sulla scena, è come se ci fosse Federico Fellini stesso.”

Il Festival cinematografico che porta la firma di Rimini, si riconferma, anche in questa kermesse, con una duplice anima che nel corso degli eventi si sdoppia e inizia a viaggiare su due binari paralleli, ma che restano comunque interconnessi e comunicanti tra loro.

Da un lato spazio al concorso internazionale di cortometraggi, con le sue 11 sezioni , suddivise per genere, durata e provenienza, la novità dell’anno è che si aggiunge a queste categorie la sezione “Tema”.

L’appuntamento rimane uno dei più seguiti dagli autori di tutto il mondo, con 200 film selezionati da 70 Paesi per un totale di oltre 1.400 cortometraggi iscritti.

Dall’altro, permane il consueto Festival che ha fatto sognare una generazione di Rimini, denso di eventi e tributi dedicati al mondo del cinema.

“Quest’anno abbiamo scelto di puntare sul coinvolgimento delle scuole, gli adolescenti riminesi devono toccare con mano che la loro città è anche bacino di iniziative culturali” – rilancia l’Assessora Comune di Rimini Francesca Mattei – “Inoltre ci tenevo a ringraziare tutte quelle strutture che ospitano le numerose iniziative del festival, in questa programmazione ci siamo appoggiati su vari punti della città”.

Dalla Cineteca al Museo della città, dal Cinema Fulgur fino al Cinema Teatro Tiberio, e ancora: il Teatro Degli Atti, il Fellini Museum e il debuttante fiore all’occhiello Cinemino Fulgor completano la rosa dei luoghi che Amarcort presiederà.

Già da qualche anno abbiamo studiato e costruito una struttura operante che rendesse il progetto un vero e proprio festival del cinema a tutti gli effettivi e in ogni sua sfumatura” – fa eco ai colleghi l’Assessore Comune di Rimini, nonché regista e produttore Kristian Gianfreda – “E’ un orgoglio e una necessità migliorare il percorso artistico della città, il cinema si unisce al territorio contaminando e arricchendo le sue proposte nel panorama culturale riminese.”

Il calendario verrà inaugurato con il lungometraggio (22 novembre) con Il Premio Burdlaz, riservato ai giovani registi alla loro prima opera che si sono ispirati a Fellini, riceverà il premio Marco Chiappetta con Santa Lucia.

Per Il Premio Un Felliniano nel mondo, rivolto a quegli artisti che hanno avuto la possibilità e la fortuna di collaborare con il Maestro, vince Nicola Piovani “ Una volta, dopo un pranzo con Fellini lui mi disse: < Andiamo a mettere un po’ di vento a un film che ha ancora i piedi di piombo!>” –  sorride il musicista che ha collaborato alle ultime pellicole del Maestro riminese come: Ginger e Fred (1986), Intervista (1987), La voce della Luna (1990).

La serata di premiazione (24 novembre) si susseguirà in una cornice particolare: il Fellini Talk; un’iniziativa che oltre alla premiazione proporrà la presentazione dei libri Dizionario intimo e Kundera e Fellini.

Per l’occasione interverranno Massimo Rizzante, Samuele Bersani, Rosita Copioli e Milo Manara, il tutto verrà accompagnato a suon di musica e note con i Quartetto Eos; alla conduzione c’è Lorenza Foschini, mentre le letture saranno ritmate dalla voce di Nicoletta Fabbri.

Per la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, il Festival dipinge la figura femminile come una donna coraggiosa, tenace e intraprendente; è uno speciale augurio a tutte quelle donne che faticano a uscire dal tunnel del silenzio e che ancora non hanno trovato la forza di denunciare.

Il titolo dell’evento è Nessuno ci può limitare, che si ispira al video spot sulle parità di genere di Giorgia Ubaldi, verranno poi trasmessi e commentati i cortometraggi provenienti dal Women International Film festival di Beruit.

Salirà poi sul palco Zia Caterina con il suo taxi e i vestiti stravaganti, porterà in scena una storia triste e intensa.

Si conclude poi con Peter Marcias, che dialogherà nei suoi documentari con 3 donne emiliano-romagnole, la serata si chiude con la proiezione del film Nilde lotti-il tempo delle donne.

Per la sera del 26 novembre c’è L’omaggio a Schulz, che per i suoi cent’anni dalla nascita festeggia con La Magia dei Peanuts.

L’appuntamento si articolerà tra Federico Fiecconi e i contributi video che vedono l’incontro tra Fellini e Schulz, curati da Vincenzo Mollica.

Accanto ai premi, Amarcort 2022 porta con sé spunti di riflessione e temi legati al sociale di ampio respiro.

Si affronterà la neuro divergenza con il documentario I mille cancelli di Filippo e la collaborazione dell’AUSL Romagna che ha attivato il progetto sanitario Spazio Meraki.

“Credo molto nell’arte, che nell’età adulta è come il gioco nell’età infantile per il bambino, è un momento di confronto”- sottolinea la neuropsichiatra infantile Serenella Grittani- “credo nella bellezza come terapia, che nella neuro divergenza può fare tanto” – prosegue Grittani che è anche responsabile SSDI (Disturbi dello spettro autistico nell’arco della vita) per lAUSL di Rimini – “L’arte è un progetto bellissimo di cui la società ha bisogno”.

Per gli argomenti di attualità si discuterà dei pericoli in cui si può incorrere in rete e nel mondo social e del web, concentrandosi sul cyber bullismo.

Per la tematica dell’ambiente c’è Acqua Team – Missione Mare, con il suo disegnatore Andrea Mazzoli.

Largo ai giovani che valuteranno i cortometraggi della sezione BeaParent che si occupa del rapporto genitori-figli, e non solo, per fasce d’età saranno anche giuria dei settori Miranda e Gironzolan.

Grande appuntamento quello della masterclass di Luca Elmi con la sua trilogia di cortometraggi noir I giorni del Commissario Lorenzi.

Federica Tonini