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Abusivismo commerciale, è lotta aperta!

Ventun’anni, di origine napoletana, venditore di cocco arrivato in zona da poco, e altrettanto velocemente fermato in spiaggia, all’altezza del Bagno 24 di Viserba, Rimini nord: a lui spetta il record poco entusiasmante di aver inaugurato le sanzioni della Polizia Municipale in questa stagione.
Tecnicamente è definito commerciante abusivo, e la polemica che vede protagonista il venditore di cocco e i “colleghi” di magliette, occhiali, accessori, emerge puntuale ogni estate dalle sabbie invernali. La sterminata boutique itinerante all’aria aperta in mostra tra ombrelloni e bagnasciuga, divide gli animi su tutta la costa romagnola. Solo l’orribile definizione “vu’ cumpra” sembra utilizzata in maniera meno pervasiva.
La presenza di venditori abusivi, tanto sull’arenile che sulla passeggiata, che negli anni Duemila è andata aumentando in maniera esponenziale (la crisi aveva costretto i venditori abusivi a riversarsi sulla strada e sulle spiagge), oggi ha subito una contrazione. Che la prima sanzione a Rimini sia stata “staccata” a luglio, è un segnale. In precedenza, per la verità, erano già andati in scena sei sequestri di merce venduta irregolarmente (per sanzioni pari a 31.000 euro), a cui vanno aggiunti nove rinvenimenti di merce pronta per la vendita e abbandonata per fuggire al controllo della polizia. Solo tre, però, i venditori di cocco segnalati in attività.
Prima in Italia a combattere l’abusivismo colpendo anche chi acquista griffe taroccate, con sanzioni salatissime, fino a 10mila euro, Rimini non ha mai smesso di intraprendere nuove modalità per controllare l’arenile e prevenire l’abusivismo commerciale. La Polizia Municipale, ad esempio, quest’anno gira in mountain bike, mezzo che consente agli agenti di muoversi in fretta e senza problemi da una parte all’altra della spiaggia, anche in presenza di tanti bagnanti. E il servizio non si limita alle ore diurne, ma prosegue anche in quelle serali per scoraggiare la presenza dei venditori irregolari. “Si tratta di una modalità operativa che ci regala ottimi risultati. – assicura l’assessore alla Sicurezza di Rimini, Jamil Sadegholvaad – Per il contrasto all’abusivismo commerciale stiamo impiegando una serie eterogena di strumenti, anche in base alle zone della città, da quelli tecnologici a quelli più tradizionali. L’obiettivo è sempre lo stesso: garantire una presenza capillare in ogni zona della spiaggia”.

Numeri in calo
Gianni Indino, presidente Confcommercio provinciale, non ha dubbi: “La riduzione dei venditori abusivi è significativa e ne siamo ben lieti. Applaudiamo a quanto le amministrazioni han messo in campo”. Per Indino, però, chiuso un fronte se ne apre un altro. “L’abusivismo è un comparto enorme e variegato, che dagli house restaurant ai picnic in vigna fino alla festa in discoteca e agli streetfood con permessi in deroga. Ma mojito e spriz possono essere considerati promozione enogastronomica del territorio?”. Confesercenti brandisce dati: 1500 abusivi che producono sulla costa un fatturato da milioni di euro. “L’azione di contrasto negli anni precedenti è stata buona. Alle spalle del venditore ambulante gira una vera organizzazione malavitosa” avverte il direttore Mirco Pari. Ma allora non sarebbe meglio puntare in alto? “I venditori sono l’anello debole della catena, il problema è smantellare la rete che li innesca” gli fa eco il direttore della Caritas diocesana Mario Gradara. Le fonti di approvvigionamento sono variegate e con targhe di italianissime città.

Riccione e Bellaria
Dove l’andirivieni di abusivi sembra pressoché cessato è Riccione. Negli anni Novanta piazzale Roma era off limits per le forze dell’ordine, oltre 25 abusivi ne detenevano il possesso. La Polizia Municipale non è indietreggiata e a distanza di qualche stagione è tornata in “possesso” del territorio. Parlano però i numeri: dai 600 sequestri del 2003 agli attuali 10. In mezzo la lotta che il Nucleo Abusivismo (Nac) ha sferrato. Divisa con calzoni corti, una decina di sceriffi da maggio a settembre battono la zona dalle 7 alle 19. “Ma noi abbiamo solo 6 km di spiaggia da presidiare, Rimini il quadruplo”, soccorre i cugini il comandante della Polizia Municipale Pierpaolo Marullo.
Bellaria-Igea Marina si è data da fare anzitempo ritirando le licenze regolari agli ambulanti sulla spiaggia per combattere meglio l’abusivismo commerciale che spesso ruota ai margini degli operatori con licenza.

Paolo Guiducci