“A Rimini un bimbo su 3 è sovrappeso”

    A Rimini, un bambino su tre è in sovrappeso o addirittura obeso. Colpa delle tante merendine, ma anche del poco movimento. A dirlo sono i dati in possesso di Alberto Marsciani, medico del Dipartimento di Pediatria dell’Ausl riminese.

    Poca varietà e troppe merendine
    “I fattori principali che portano a queste problematiche sono legati anzitutto a quella che viene definita un’alimentazione selettiva – sottolinea la dietista di via Coriano, Mara Grandi – ossia la poca varietà a tavola dovuta al fatto che molti genitori, non tutti ci mancherebbe, assecondano le scelte del bambino”.
    Cosa assai sbagliata.
    “Sbagliatissima, perché nel bimbo non c’è un’evoluzione del gusto e si abitua sempre alle stesse cose. Invece è fondamentale cambiare, provare e non mangiare la solita pasta in bianco. Il pesce, per esempio, è un alimento basilare ma in pochi lo consumano, come del resto la verdura”.
    Niente, o poche, vitamine ma grassi a quantità industriale.
    “Panini, schiacciatine, cracker… si tratta di merende inadeguate che tolgono solo la fame. Faccio un esempio molto pratico: spesso i genitori dei bambini che frequentano le scuole elementari mettono nello zainetto come merenda da consumare durante l’intervallo, proprio le famose merendine. Di solito la campanella suona verso le 11 e il pranzo arriva un’oretta e mezza dopo. Succede che il bambino non ha il tempo di digerire e quindi non ha fame e salta il pranzo, errore gravissimo”.

    L’importanza della colazione
    Come quello di non fare una colazione appropriata.
    “La merenda di metà mattina non può prescindere da una colazione abbondante. Oggi, invece, e aggiungo io purtroppo, sempre più bimbi arrivano a scuola a stomaco vuoto o con una colazione veloce al bar. Invece il primo pasto della giornata dovrebbe essere bello, abbondante e consumato con grande tranquillità”.

    L’altro problema: poco movimento
    L’altro grande fattore che incide sul sovrappeso è il poco movimento fatto dai bambini
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    “Il movimento fisico dei bimbi è ridotto ai minimi termini – conferma il dottor Marsciani – si enfatizza lo sport di squadra ma si sottovaluta il movimento quotidiano, quello più banale, salire le scale, fare una passeggiata… Ma succede poi che i ragazzi trascorrano la maggior parte del tempo a stazionare davanti a uno schermo, di qualsiasi tipo ed è tutto tempo sottratto all’attività fisica”.
    Con la conseguenza che se al bambino non si insegna un corretto stile di vita, arriverà all’età adolescenziale portandosi dietro lo stesso tipo di problema. O almeno, è quello che accade nel 70% dei casi.
    “Per evitare tutto questo sarebbe bene trasmettere al bimbo valori fondamentali come il movimento all’aria aperta piuttosto che starsene al chiuso davanti alla tv o al computer e mangiarsi un buon frutto al posto di una merendina”.
    In merito, i dati dello Zoom8 condotto dall’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione mostrano quanto siano vere le parole dei medici riminesi: il 26.8% gioca più di due ore al giorno all’aria aperta nei giorni feriali mentre il 70% non ha l’abitudine di andare a scuola a piedi. Quest’ultima stima viene supportata da un altro dato di analisi riportato dalla Regione Emilia Romagna secondo la quale più del 50% dei trasporti in auto, avvengono per percorrere meno di cinque chilometri.
    “Pensare che con sessanta minuti di movimenti continui o suddivisi, si possono già ottenere ottimi risultati”.
    Ma cosa fare quando il bimbo è già in sovrappeso? “Dopo aver fatto un’indagine accurata sulle abitudini alimentari – conclude la dottoressa Grandi – è ovvio che non si parlerà di dieta in un individuo in via di sviluppo ma semplicemente si cambieranno alcune abitudini. Si tenterà di frazionare il cibo in più momenti, poco e spesso, di far conoscere le verdure che per alcune famiglie sono un optional e di integrare ogni tanto il pesce, nutriente ma leggero. E in ultimo il movimento fisico”.
    Insomma, basterebbe un po’ più di attenzione per evitare un mucchio di problemi.

    Marzia Caserio