Anno 2025: dove va la scuola?
Le politiche scolastiche si muovono nella direzione di una scuola che sia palestra formativa, in cui la conoscenza e la competenza contribuiscano alla formazione integrale dell’individuo? Le scuole sono un ambiente davvero inclusivo? E gli insegnanti, nel labirinto di adempimenti burocratici e di pratiche, possono davvero insegnare come vorrebbero?
Queste e altre domande saranno al centro dell’incontro pubblico – nato nel solco della memoria di don Lorenzo Milani – “La lezione di don Lorenzo”, venerdì 9 maggio alle ore 21 nella Sala Sant’Agostino di via Cairoli 36, a Rimini (www.paolosestorimini.org, Facebook PaoloVIRimini).
Poco più di cent’anni fa, infatti, nel 1923, nasceva il sacerdote e maestro don Lorenzo Milani. La sua eredità, il suo impegno per rimuovere le disuguaglianze sociali, il suo motto “I care” sono ancora attuali per la scuola e la società di oggi?
A tratteggiare un ricordo di don Milani sarà Sandra Gesualdi, giornalista, coordinatrice editoriale e vicepresidente della Fondazione don Lorenzo Milani. Da molti anni ricerca e approfondisce l’esperienza di don Milani e della sua scuola come modello culturale, familiare e di impegno nella difesa dei diritti umani e civili.
Durante la serata – moderata dalla pedagogista Silvia Sanchini – sono in programma anche gli interventi di insegnanti e studenti del territorio, per una lettura condivisa delle sfide che la scuola si trova oggi ad affrontare.
L’appuntamento – con il patrocinio della Provincia e del Comune di Rimini – è promosso dal Centro Culturale Paolo VI e dall’Istituto Gramsci insieme all’Istituto Superiore di Scienze Religiose “A. Marvelli”. Collaborano inoltre la Cooperativa Diapason e l’Associazione Amici dell’Università Cattolica.
L’iniziativa è gratuita e vuole aprire uno spazio pubblico di pensiero e dialogo, rivolto a docenti, famiglie, studenti e cittadine e cittadini interessati a ripensare insieme il futuro dell’istruzione.