Verrebbe da dire, clamoroso al “Neri”. Nella partita apparentemente più facile dall’inizio della stagione, il Rimini stecca clamorosamente facendosi superare dal Castiglione e perdendo l’imbattibilità casalinga. Un 1-2 maturato al termine della peggior prestazione fin qui messa in campo dalla squadra di Marco Osio che, senza capitan Brighi, ha dimostrato tutti i suoi limiti. Un Rimini che dopo essere andato sotto per ben due volte ha avuto l’opportunità di riaprire i giochi con Spinosa che, però, dagli undici metri ha sbagliato un calcio di rigore. E così, la rete di Valeriani al 93’, come ha detto nel dopo gara il tecnico biancorosso, sa solo di beffa. Ma la sconfitta più pesante è arrivata 48 ore dopo. La società, infatti, ha chiuso la bocca ai suoi giocatori e anche i cancelli de La Gaiofana dove i biancorossi si allenano. Il motivo non è dato saperlo. Dagli spifferi che escono da piazzale del Popolo sembra che ad Amati e compani, non siano piaciute certe frasi scritte da alcuni giornali. Probabilmente qualcuno dovrebbe imparare il significato della parola critica. Un vero peccato, soprattutto per i tifosi, che non potranno leggere e ascoltare le parole dei giocatori. “Staff e giocatori – è scritto nella nota stampa – saranno a disposizione degli organi di stampa al termine della gara con il Porto Tolle di domenica”. Per una squadra che si chiude nel silenzio, un’altra, il Santarcangelo che invece urla tutta la sua felicità. I gialloblù battono l’ex capolista Real Vicenza (Papa e Graziani) e ora vedono la vetta a due punti. E domenica saranno di scena al “Nanni” contro un Bellaria che dopo l’esonero di Pepe ha conquistato una vittoria e un pareggio.
Francesco Barone