La prima volta del liscio sul palco del Capodanno di Rimini, un debutto storico che profuma di tradizione, identità e festa collettiva. Per la prima volta, infatti, il liscio entra ufficialmente nel palinsesto della notte di San Silvestro riminese, trasformando Piazzale Kennedy, dalle 21 in poi, nella più grande pista da ballo romagnola d’Italia. Una novità assoluta nel cartellone del Capodanno più lungo del mondo”, che Rimini accoglie come un gesto naturale dopo anni di crescente attenzione verso questo patrimonio culturale. Ma soprattutto dopo il grande sold out dell’estate scorsa: la Liscio Street Parade, esplosa come fenomeno partecipativo oltre ogni aspettativa, è diventata uno dei motori più visibili e popolari della candidatura del liscio a Patrimonio Immateriale dell’Umanità UNESCO, un obiettivo condiviso che trova proprio a Rimini un palcoscenico simbolico e ideale.

“La Romagna è la capitale del ballo, non solo del liscio, ma anche delle danze che hanno segnato i favolosi anni ’60, ’70 e non solo”, ricorda Roberta Cappelletti, la Regina del Liscio, protagonista assoluta della serata di Capodanno. E sarà lei, insieme alla sua orchestra, ad aprire e guidare la grande festa sul mare: un viaggio musicale che attraversa la tradizione con naturalezza, forza e autenticità, perché per Cappelletti il liscio non è un repertorio, ma un’identità da custodire e rilanciare.
La Liscio Street Parade – New Year Edition non è un semplice spettacolo di fine anno: è il simbolo della resilienza di un genere che, nonostante l’evoluzione dei gusti e l’arrivo di nuove generazioni, continua a parlare al presente. Il liscio non solo resiste: conquista, coinvolge, si rinnova.
Sul palco, oltre a Roberta Cappelletti, si alterneranno i Santa Balera, portavoce della Gen Z e ormai veri ambasciatori del nuovo liscio, e gli Alluvionati del Liscio, orchestra nata come gesto di rinascita culturale dopo le alluvioni che hanno colpito la Romagna. La loro presenza è un messaggio forte: la musica come comunità, come cura, come ripartenza.
Accanto a loro, le Sirene Danzanti trasformeranno la piazza in un grande palcoscenico coreografico a cielo aperto, mentre un omaggio speciale a Renzo Arbore e ai 40 anni di Quelli della Notte unirà musica popolare, memoria televisiva e ironia, celebrando una delle figure che più hanno contribuito a dare dignità e visibilità alla tradizione italiana.

©Riccardo Gallini /GRPhoto
Lo sguardo al futuro sarà invece affidato ai giovani talenti romagnoli: i fratelli Matteo e Yuri Mengoni, promesse del violino e del clarinetto, già riconosciuti nel panorama popolare regionale, e il giovanissimo sassofonista Davide Magnani, cresciuto artisticamente nei Santa Balera e oggi al fianco della Cappelletti. Tre storie che testimoniano come il liscio non sia un genere “del passato”, ma un linguaggio che continua a generare nuova linfa, nuovi interpreti, nuove visioni.
“Il liscio è una musica che unisce le generazioni e incarna un inno alla gioia e alla vita. Rispecchia in tutto e per tutto la Romagna”, ha dichiarato ieri il sindaco Jamil Sadegholvaad, sottolineando come riportare il liscio al centro della festa di Capodanno significhi valorizzare una parte essenziale della cultura locale, fatta di convivialità, ironia e desiderio di stare insieme.

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La notte del 31 dicembre diventa così un grande omaggio al territorio e alla sua storia: un intreccio di memoria e innovazione, di radici profonde e sguardo al futuro. Una festa che afferma con forza che il liscio non appartiene ai ricordi, ma è un linguaggio vivo, condiviso, capace di far vibrare passato e presente in un unico grande abbraccio ma soprattutto, capace di far ballare.
Francesco Pari

