Home Cultura A m’arcord di cinema

A m’arcord di cinema

Il festival riminese dei corti compie 18 anni con Morin e De Carlo

“Un linguaggio diverso è una diversa visione della vita”, diceva Federico Fellini. Ed è proprio da questa intuizione che nasce Amarcort Film Festival, che nel 2025 raggiunge la sua maggiore età: diciotto anni di cortometraggi, incontri e scoperte, sempre con lo sguardo rivolto al futuro del cinema.

Promosso da SMArt Academy e SMArt Lab, in collaborazione con il Comune e la Cineteca di Rimini, il festival è cresciuto fino a diventare un punto di riferimento internazionale per i giovani registi e le produzioni indipendenti. L’obiettivo, fin dalla prima edizione, è dare spazio a chi sa raccontare il mondo con uno sguardo nuovo, libero e autentico. Anche con un corto.

Dal 25 al 30 novembre, Rimini si trasforma in una piccola capitale del cinema breve, con proiezioni diffuse tra la Cineteca, il Cinema Tiberio e la Sala Sant’Agostino. I cortometraggi finalisti competono in nove sezioni – tra cui Aldina, Amarcort, Gradisca, Calzinaz, Volpina e Gironzalon – che spaziano dal racconto intimista alla sperimentazione visiva, dal documentario all’animazione. Accanto ai concorsi video, trovano spazio anche il concorso fotografico Paparazzo e quello di illustrazione riCIRCOlo dei Sogni.

Il festival rinnova la sua attenzione ai linguaggi inclusivi e sociali: il Premio Cinema e Neurodivergenza valorizza opere capaci di raccontare la diversità con sensibilità e verità, in collaborazione con il Centro Autismo di Rimini e Riccione e lo Spazio Meraki. Non manca il dialogo con il mondo dello sport, celebrato dal Premio Cinema e Sport.

Tra gli appuntamenti più attesi, la masterclass del regista francese Gerald Morin, storico collaboratore di Fellini, che riceverà il riconoscimento

Un Felliniano nel Mondo, e il Premio Cinema e Giovani a Giorgio Diritti, assegnato dagli studenti della LABA di Rimini. Un altro “felliniano nel mondo”, Andrea De Carlo, sarà ospite per un incontro dedicato al suo rapporto con il Maestro e con la scrittura per il cinema.

L’anima di Amarcort, tuttavia, non è soltanto nelle sale, ma nel dialogo che ogni proiezione apre tra pubblico e autori. Le sessioni di Q&A, gli incontri con le scuole e il coinvolgimento delle associazioni locali lo testimoniano. “ La 18esima edizione di Amarcort Film Festival sarà particolarmente ricca di ospiti, proiezioni e iniziative speciali. – assicura l’organizzatrice del festival, Simona Meriggi È un evento che in questi anni è cresciuto molto, pur mantenendo una profonda coerenza con la propria identità: quella di portare avanti il nome di Fellini non come un feticcio o un semplice brand, ma come un modo di intendere il cinema”. Diciotto anni dopo, Amarcort resta fedele al suo nome e al suo spirito: uno sguardo pieno d’amore e di memoria (“ a m’arcord”, direbbe Fellini), ma anche una finestra aperta sui nuovi linguaggi del cinema e sulle emozioni che ancora sanno cambiare la vita. (t.c.)