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C’è un Flaminio da sfatare

BASKET. Prima sconfitta esterna, e ora derby

Sei partite, sei punti. Un bottino raccolto tutto in viaggio, mentre la virgola è il povero frutto del Flaminio. Non è la dote che esattamente ci si attendeva dalla Dole Basket Rimini in questo avvio di campionato, rimasta invece invischiata in problemi di adattamento dei nuovi arrivati (Denegri, Ogden e Pollone) e infortuni (Camara su tutti, al quale si sono tristemente accodati anche Sankarè e per ultimo Leardini), che hanno accorciato le rotazioni a disposizione di coach Dell’Agnello.

La squadra produce: con 496 punti messi a segno, è uno degli attacchi più prolifici del torneo. Ma soffre in difesa e a volte pure a rimbalzo. Nonostante le vittorie, la percentuale del tiro da tre punti non è eccelsa: 34% (61 su 179) mentre la mira è decisamente migliore quando i biancorossi si avvicinano a canestro: 56%. La mano non trema neppure a cronometro fermo, con Tomassini & Co che hanno segnato 81 dei 102 liberi a disposizione (79%). Una voce che andrebbe limata è quella delle palle perse: 70. Per la verità, Rimini non è neppure una delle squadre più sprecone della Lega ma sotto questo aspetto può sicuramente migliorare. Nessun giocatore biancorosso è presente nella cinquina delle diverse statistiche individuali.

Intendiamoci: a Verona, contro la corazzata Tezenis – una delle formazioni più accreditate per salire in A1 – una sconfitta non è lesa maestà. Semmai stupisce la modalità con cui la Rinascita ha raccolto il referto giallo. Dopo un primo tempo di buona fattura, condito da una estrema facilità ad andare a canestro, buone medie e una difesa non vacanziera, nei secondi 20’ la squadra ha lasciato campo aperto ai padroni di casa.

Merito di McGee che si è preso la partita (un trentello per il funanbolo americano), colpevole Dole nel lasciare a Verona i tiri dall’arco che hanno scavato il solco. Mettiamoci il roster corto, la mancanza di condizione di Camara e l’espulsione di Marini (comunque ai margini della partita) e la sconfitta è servita.

Domenica va in scena il derby dell’Adriatico: arriva Pesaro, non promosticata così in alto in classifica. Obiettivo: ripartire.

Derby anche in serie C. L’atmosfera ha fatto bene agli Angels Santarcangelo che al Pala Sgr hanno superato la Pall. Titano, avanti fino all’intervallo. Nel terzo quarto arriva la svolta: i gialloblù ingranano la marcia, alzano i ritmi e ribaltano l’inerzia del match con Ronci e Macaru sugli scudi. Vandi firma i canestri decisivi che regalano il primo successo ai padroni di casa.

Domenica Angels a P. S. Elpidio, i Titans nella tana di Montegranaro.

Nel terzetto di testa in DR1 c’è l’impronta nitida del Tiberius. La squadra di San Giuliano è a punteggio pieno (6 punti) dopo la seconda vittoria esterna arrivata sempre allo scadere, questa volta con Polverelli.

Disco rosso invece per Riccione: terzo ko e ultimo posto in classifica.

Primato riminese anche in DR2 grazie a Bellaria, in coppia con Buena Onda Cesenatico. Esordisce Villanova Tigers con due gare in quattro giorni. (t.c.)