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Festa del Borgo Sant’Andrea, successo pieno e sguardo al 2026

Applausi per la Festa del Borgo Sant’Andrea, a Rimini, che già pensa all’edizione 2026. Con oltre 45mila presenze spalmate nei quattro giorni di manifestazione baciata dal beltempo, la Festa del Borgo Sant’Andrea ha salutato con successo la sua tredicesima edizione.
Luci, musica, mercatini, cibo, giochi, incontri, spettacoli, proiezioni hanno caratterizzato una manifestazione che si conferma appuntamento molto amato dalla città e partecipato con entusiasmo a tutte le giornate (da sabato 11 a martedì 14 ottobre).
“La Festa del Borgo Sant’Andrea ha ripreso la sua identità che non è solo quella del Borgo: – afferma la direttrice artistica Sabrina Zanetti – considerato che coincide con la festa del patrono San Gaudenzo, è l’identità dell’intera città di Rimini”. Un risultato ottenuto grazie al “|percorso di questi quattro anni in cui l’organizzazione è stata a cura delle Acli. Un percorso compiuto dalle Acli stesse che hanno portato il proprio know how e hanno lavorato per connettere il territorio e coinvolgerlo sempre di più nella gestione della manifestazione”, conclude Zanetti. Un segno di questa rinnovata connessione è anche la collaborazione più stringente offerta dalla Parrocchia di San Gaudenzo.
Soddisfatto il presidente delle Acli riminesi, Marco Tamagnini, che non risparmia i ringraziamenti: “In primo luogo all’amministrazione comunale per il supporto anche economico alla Festa, poi agli sponsor, alla Parrocchia San Gaudenzo e ai suoi volontari, ai commercianti locali e agli standisti. I ringraziamenti per la pazienza vanno anche ai residenti che si sono visti «invadere» e certamente hanno patito qualche disagio. Poi un grazie allo staff organizzativo e a tutti quelli che hanno collaborato per la buona riuscita della Festa. La mission delle Acli è creare relazioni, e la Festa del Borgo Sant’Andrea è stata davvero una grande occasione di partecipazione e di incontro”.
Tra le tante iniziative della Festa, si segnala anche la presentazione di San Gaudenzo vescovo e martire. L’iconografia del Patrono di Rimini, la nuova “Guida breve” edita da ilPonte e firmata dallo storico dell’arte Pier Giorgio Pasini.
Si tratta di un testo tano agile quanto importante, Quasi tutte le città hanno un qualche monumento pubblico dedicato al “loro” santo, e molte gli hanno intitolato la cattedrale; Rimini no. Non solo. Del santo vescovo e martire del IV secolo, indicato come il più antico e principale patrono di Rimini, si ha una rara iconografia. Questa “Guida breve” finalmente svela i volti e le immagini artistiche di San Gaudenzo, con molte curiosità.
Chiuso il sipario sull’edizione 2025, le Acli già pensano all’edizione 2026 quando il 14 ottobre, giornata in cui si festeggia il patrono San Gaudenzo, cadrà di mercoledì, dunque in mezzo alla settimana. “Prevediamo – rivela Tamagnini – di dedicare la giornata del 14 alle sole celebrazioni religiose, mentre la Festa del Borgo Sant’Andrea sarà organizzata nel week end precedente, o in quello successivo. Lo decideremo cammin facendo”.