Dopo il tragico investimento del 15 luglio a Villa Verucchio, il Comitato per la nuova viabilità della Valmarecchia rinnova l’appello alle istituzioni affinché si concluda la fase progettuale della nuova Marecchiese e si avvii finalmente quella realizzativa. Il documento sottolinea l’urgenza di passare dalle parole ai fatti, in un’ottica di sviluppo condiviso e sicurezza per i cittadini.
L’urgenza di un intervento strutturale sulla Marecchiese
Il 15 luglio si è verificata l’ennesima tragedia lungo la Marecchiese: un uomo ha perso la vita, travolto da un’auto nel centro urbano di Villa Verucchio. Un episodio che, secondo il Comitato Valmarecchia futura, impone una riflessione profonda e un impegno concreto da parte delle istituzioni.
Il Comitato, da sempre apartitico, ribadisce la propria missione: favorire e accelerare le azioni delle amministrazioni, degli enti e di tutti gli attori coinvolti nella definizione di una nuova infrastruttura stradale in Valmarecchia, capace di aumentare la sicurezza per i pendolari e residenti, ridurre drasticamente il traffico nei centri abitati e migliorare i tempi di percorrenza.
Un impegno condiviso con enti locali, Regioni e Governo
Il Comitato sottolinea come, nonostante l’impegno profuso negli anni, «ad oggi non è stato ancora realizzato nulla di strutturale». Tuttavia, sono stati compiuti importanti passi avanti: dall’analisi dei dati che rivelano la fragilità della viabilità dell’Alta Valmarecchia, al coinvolgimento di due Regioni, del Governo e della Repubblica di San Marino.
L’obiettivo, condiviso da tutti gli attori istituzionali coinvolti, è quello di connettere la Val Tiberina toscana, la Valmarecchia e Rimini, attraverso un tracciato che passi anche per San Marino, garantendo così sopravvivenza e sviluppo per le aree interne.
Basta strumentalizzazioni politiche: servono fatti
Il Comitato commenta anche alcune recenti prese di posizione a livello politico, definendo fuori luogo le rivendicazioni ideologiche e le attribuzioni di paternità sul progetto: «Accogliamo con favore l’interessamento anche della minoranza parlamentare, che ha sollecitato il Governo ad agire con urgenza. È significativo che questo impulso provenga da uno dei pochi esponenti politici che, finora, aveva evitato il confronto diretto con il nostro Comitato, nonostante i ripetuti inviti».
Un segnale, secondo il Comitato, che conferma l’utilità del lavoro di rete condotto negli anni, coinvolgendo sindaci, province, le due Regioni, il Governo italiano e quello sammarinese, al di là degli schieramenti.
Serve una sintesi: avanti con la fase realizzativa
Il comunicato si chiude con un messaggio di fiducia ma anche di urgenza: «Rimaniamo fiduciosi, nel Governo come nell’Opposizione, che si possa trovare una sintesi e concludere rapidamente la fase progettuale, per avviare finalmente quella realizzativa».
Perché, come ribadisce il titolo del documento, «sulla Marecchiese non c’è più tempo da perdere».

