Home Caffè Scorretto Il festival del benaltrismo

Il festival del benaltrismo

consiglio comunale Riccione 2025

Sul revocare oggi la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini da parte delle amministrazioni di quei comuni che l’avevano concessa in tempi lontani, ognuno ha le sue idee.

O forse qualcuno anche no. Tra i tanti commenti degli ultimi giorni quello che ho trovato più deprimente è il sarcastico: “Ecco, adesso hanno risolto tutti i problemi”.

Che a me pare espressione dell’incapacità di una sempre crescente parte di popolazione di elaborare ragionamenti politici, nel senso costruttivo del termine. Ci sono state prese di posizione da ultras, strumentalizzazioni a badilate sia da una parte che dall’altra ma anche, a cercarle, riflessioni civili e motivate. Fatto sta che equiparare scelte sull’identità storica e politica cittadina alle buche sulle strade o agli sfalci dei marciapiedi, quello che spesso si intende per

“tutti i problemi”, mi sembra preoccupante.

Non perché le buche non vadano sistemate o perché la raccolta rifiuti non debba funzionare al meglio, ma perché fare i conti con la propria storia e interrogarsi su come sia opportuno rispettarla è tutt’altra cosa.

Il “benaltrismo” sempre più diffuso e distorto sta creando una cittadinanza sempre più appiattita verso il basso e incapace di distinguere il valore delle singole questioni. E non mi stupisco se oggi la partecipazione a un referendum viene messa sullo stesso piano del guardare o meno il Festival di Sanremo.