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Gestire il conflitto per crescere la relazione


“Il conflitto è inevitabile, se uno sa come gestirlo la relazione con l’altro cresce, evolve, ma cambia anche la relazione con se stesso”. Parte da questo presupposto Sara Bonacini, formatrice e mediatrice presso la cooperativa “Fratelli è Possibile”, per raccontare il suo ultimo manuale L’ultimo tassello. Come gestire i conflitti in modo costruttivo. La sua è una vera e propria guida pratica rivolta al miglioramento dei rapporti professionali e personali.
Sara Bonacini presenterà il suo volume domenica 13 marzo, alle ore 17, presso l’Hotel Villa Adriatica di Rimini (viale Vespucci, 3) nell’ambito della rassegna “A spasso con i libri”, promossa da Lions Club Rimini Host e Associazione Itaca e condotta da Carla Amadori.
Limite massimo di 30 presenze con Green Pass rafforzato e mascherina FFP2. Ingresso gratuito su prenotazione a segretario@lionsrimini.it. Aperitivo conclusivo, su prenotazione, al costo di 10 euro.
La presentazione sarà trasmessa anche in diretta sulla pagina Facebook Lions Club Rimini Host.

“Al lettore propongo un viaggio in sei tappe nel mondo del conflitto – racconta l’Autrice -. In ogni parte c’è una parte teorica, una parte esperienziale, come mediatrice, e una parte personale: come ho vissuto io quel tema del conflitto. E alla fine di ogni capitolo c’è una sezione, denominata “Passa all’azione”, che prevede domande-guida ed esercizi pratici ispirati dalle mie esperienze a scuola, nelle carceri ed in azienda. Chiedo anche di scrivere una sorta di diario di bordo. In più, ci sono quattro brevi video. Ho messo insieme linguaggi e strumenti diversi per tradurre concetti complicati in questioni facili e rendere il manuale dinamico. Questa è una guida rivolta a tutti, non solo gli appassionati del conflitto”.

Quali sono le sei tappe del viaggio?
“Nella prima parte si osservano i conflitti dentro di noi e con le altre persone. Nella seconda si analizza il conflitto nei diversi contesti di vita. Nella terza sono inseriti alcuni strumenti utili per leggere e analizzare i conflitti. Nella quarta si tratta la gestione costruttiva dei conflitti per favorire il cambiamento e abbattere le resistenze. Nella quinta parte si approfondiscono gli strumenti fondamentali per gestire ogni relazione in modo adeguato: ascolto attivo, comunicazione efficace e uno strumento di gestione, non solo di prevenzione del conflitto, come la comunicazione non violenta. Nella sesta si esaminano gli strumenti della mediazione e della negoziazione per giungere ad accordi vantaggiosi per tutti, fino ad arrivare… all’ultimo tassello. L’ultimo passo per completare un percorso emozionante che può far dono di nuove consapevolezze, maggiore serenità e relazioni più soddisfacenti”. Solo chi completerà il percorso potrà scoprire a cosa fa riferimento Sara Bonacini.

Bonacini, ci racconti com’è nata l’idea di scrivere questo manuale.
“È stata una sfida che ho accettato: stavo frequentando un’accademia e mi è stata richiesta. L’ho colta anche nell’ottica di fare un po’ di chiarezza e di sintesi del mio percorso professionale di oltre vent’anni nel campo del conflitto e per mettere a disposizione la mia esperienza a tutte le persone che vivono il conflitto. Non mi rivolgo quindi solo a chi vuole diventare un mediatore o a chi si approccia al conflitto, ma a tutte le persone che vivono un conflitto in ambito aziendale, scolastico o famigliare. Tutte le strategie che ho scritto sono applicabili in ogni contesto dove c’è interazione, perché dove c’è interazione c’è conflitto”.

Come si risolve il conflitto?
“Essendo il conflitto un fenomeno molto complesso, che coinvolge tutte le parti dell’essere umano: quella emotiva, quella comportamentale, quella dei bisogni, quella dei valori fino alla parte spirituale, il primo passo è saperlo leggere: capire cosa ci stia succedendo. Tutti viviamo dei conflitti, fa parte della natura umana, l’importante è saperli gestire: il primo strumento è quindi un ascolto di sé stessi e degli altri. Adesso con lo smart working, per esempio, il fraintendimento è all’ordine del giorno. Diventa prezioso allora il saper sostare nel conflitto, che è sia il fermarsi: non avere paura ad analizzare, ma anche il so-stare, avere gli strumenti per saperlo gestire nella maniera più efficace e costruttiva. Il conflitto se gestito in questa maniera è un’opportunità di crescita. Solitamente di fronte al conflitto ci sono tre possibili reazioni: si nega, si fugge o si aggredisce. Io ne propongo una quarta: fai, analizza, poi ti do alcuni strumenti per poterlo gestire”.

Chi è il protagonista del suo manuale?
“Il protagonista è il lettore, che facendo questo percorso, rispondendo alle domande, si prende la responsabilità dei propri conflitti. Il conflitto porta a reazioni non piacevoli. Io stimolo il lettore a riappropriarsi del proprio conflitto e a rispondere al conflitto con gli strumenti che gli fornisco in modo da poterlo gestire da solo, senza delegare questo compito a qualcun altro”.