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Appello all’umano, mercoledì per la Nigeria

L’Appello all’umano torna in piazza mercoledì 20 ottobre alle ore 20 (e non come al solito alle 21). L’intenzione della preghiera del rosario, che si terrà in piazza Tre Martiri, a Rimini, alle ore 20, si concentrerà sulla terribile situazione per i cristiani della Nigeria. In quel paese, che attraversa anche una gravissima crisi economica e sociale, nel corso dell’anno scorso sono stati uccisi circa 3400 cristiani, quest’anno questo bilancio di morti è stato pressoché uguagliato nei primi otto mesi del 2021. Sono cifre queste riportate dal mensile ‘Tempi’ che riporta i dati del rapporto di una ong nigeriana: “Intersociety rule of law” e intervista padre Emmanuel Okono, cancelliere della diocesi di Kafanchan nello stato settentrionale di Kaduna.
Nonostante gli attacchi e le persecuzioni per la maggior parte nel Nord della Nigeria ad opera dei pastori islamici “Fulani” (dei quali peraltro le nostre tv e i nostri giornali tacciono quasi tutti) la Chiesa invita a non avere paura e a continuare a testimoniare la fede. E i luoghi di culto sono sempre molto affollati.
Nel manifesto in cui si dà la comunicazione dell’iniziativa del comitato Nazarat si riporta una frase del nigeriano padre Sam Ebute: “I recenti attacchi ci hanno precipitato tutti nel terrore. Non possiamo praticare la nostra fede in pace e neppure le nostre case sono al sicuro. È come se fossimo stati abbandonati a morire per la nostra fede”. Come di consueto all’appello all’Umano che parte da Rimini si uniranno una quindicina di altre città e di una trentina di comunità monastiche e religiose in Italia e all’estero.