Home Cultura Una Dolce Vita da mezzo secolo

Una Dolce Vita da mezzo secolo

Crisi economica, borse in caduta e il binomio tv e stampa indaffarate a dare consigli su come risparmiare. Ma Rimini vuole sognare e pensa a La dolce vita, la pellicola felliniana che proprio quest’anno compie i suoi primi cinquant’anni: per questa occasione il convegno internazionale del 14 e 15 novembre dal titolo “Mezzo secolo da La dolce vita e la consegna del Premio Fondazione Fellini 2008 a due maestri del cinema come il regista portoghese Manoel de Oliveira e lo sceneggiatore Tullio Pinelli. A tenere banco nella due giornate di appuntamenti, il noto giornalista Sergio Zavoli e Tullio Kezich. Si apriranno i battenti il 14 novembre con l’incontro dal tema “La specificità cinematografica de La dolce vita”. Nel nutrito gruppo di addetti ai lavori saranno presenti l’assistente regista di Fellini Gian Franco Mingozzi, Gianni Rondolino con un’analisi attenta tra La dolce vita e gli anni Sessanta e Francesco Lombardi, esperto di colonne sonore. Ma visto che Fellini è stato un cittadino del mondo, John Francis spiegherà il lavoro di doppiaggio in inglese dell’amata pellicola. Nella seconda parte del pomeriggio (ore 18.30 Museo Fellini) la farà da padrone l’esclusiva mostra I libri di casa mia dedicata alla biblioteca personale del Maestro: duemila volumi, circa, che il famoso regista conservava nella casa di via Margutta di Roma. Si tratta del seguito del Fellini Oniricon, questa volta, però, a parlare saranno i libri e non i sogni: un rapporto diretto per meglio capire, attraverso i volumi, la personalità complessa del maestro. Alle ore 21.30 al cinema Corso due film del monumentale regista de Oliveira: O passado e o presente e Douro, ansa fluviale.
Da una parte Manoel de Oliveira: 100 anni e non sentirli, una carriera d’oro alle spalle disseminata di premi e riconoscimenti, 47 pellicole tra cui l’ultima in produzione Singularidades de uma Rapariga Loira. Dall’altra Tullio Pinelli, uno dei più grandi sceneggiatori d’Italia: ha dettato i tempi del cinema insieme a Vittorio De Sica, Mario Monicelli, Pietro Germi e Alberto Lattuada.
La seconda sessione dei lavori del 15 novembre apre la mattinata con La dolce vita al di là del cinema. Dopo una disamina storica e sociale di Lucio Villari e Irene Bignardi, la parola andrà a padre Virgilio Fantuzzi per analizzare il rapporto tra la chiesa e La dolce vita. Ma i fari sono sempre puntati su quella linea di equilibrio tra sogno e realtà sulla quale amava stare Fellini: così lo psicanalista Gino Zucchini spiegherà La dolce vita come interpretazione del mondo contemporaneo. A chiudere, il ricercatore Fabio Rossi con un approfondimento sulla partitura acustica del film. Solo alle 12.30 l’atteso incontro con il regista portoghese. Il pomeriggio sarà dedicato alla critica estera del tempo e all’accoglienza del film: dalla Spagna di Franco illustrata da Romàn Gubern al Portogallo di Salazar raccontata da João Bénard Da Costa. Mentre per la critica francese ci sarà Jean Gili e per l’Unione Sovietica Andrei Konchalovsky. Dopo questa disamina di respiro internazionale, avverrà la consegna del Premio Fondazione Fellini 2008 ai veri protagonisti di tutta la kermesse. Solo un ultimo regalo a tutti gli amanti della cinematografia: al cinema Corso, ore 21.30, la proiezione del film Ritorno a casa di Manoel de Oliveira.

Marzia Caserio