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San Clemente nuovo centro della produttività

Il rilancio produttivo della Valconca passa da San Clemente. Ceramiche del Conca e Pastificio Ghigi avranno in futuro un nuovo importante vicino di casa nella zona industriale di Sant’Andrea in Casale. È, infatti, di questi giorni l’annuncio dell’arrivo di Isolcasa, azienda leader nella produzione di infissi con base nella vicina San Giovanni in Marignano, che ha firmato l’acquisto di un’area di 14mila metri quadrati all’interno di Econca, l’Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata con vista sul fiume. Insediamento rilevante, che nell’arco di qualche anno potrebbe raggiungere i 18mila mq, mentre un altro brand di rilievo nazionale sta trattando un’area di 16mila metri quadrati con la Società Sant’Andrea Servizi, Srl pubblica a cui è affidata la realizzazione e la gestione di Econca e di cui fanno parte Comune di San Clemente e Camera di Commercio della Romagna.

Notizie incoraggianti dunque per l’Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata clementina, il cui primo atto ufficiale risale al 2006 e che nell’ultimo decennio ha incontrato non poche difficoltà a decollare a causa della crisi economica nonché di problematiche di carattere giuridico. Ora finalmente ha cominciato a muovere passi concreti e la direzione pare essere quella giusta, supportata anche dal nuovo Ponte sul Conca che garantisce un rapido collegamento con l’A14.

Il progetto Econca si presenta particolarmente ambizioso: un nuovo modello di governo del territorio attraverso la gestione unitaria e integrata di infrastrutture e servizi per favorire la competitività del sistema produttivo nel rispetto di salute, sicurezza e ambiente. L’area occupa complessivamente 800mila metri quadrati suddivisi in 9 Unità Minime d’Intervento, una di carattere direzionale (servizi e commerciale) e le altre 8 esclusivamente produttive. Previste dotazioni infrastrutturali a basso impatto energetico e ambientale: connessioni in fibra ottica, energia e teleriscaldamento da cogenerazione, illuminazione a risparmio energetico, laminazione e riutilizzo delle acque, monitoraggio degli inquinanti ambientali, isole ecologiche, raccolta rifiuti a chiamata e computerizzata. Con particolare attenzione alla qualità della vita all’interno dell’area (verde attrezzato, piste ciclabili, barriere antirumore, luoghi di aggregazione, asilo nido…). Una volta completata l’area produttiva dovrebbe infatti disporre di quasi 4 km di ciclabili, 59mila mq di parcheggi pubblici, 142mila metri quadrati di parchi attrezzati e 40 mq di aree di mitigazione paesistica.

Gabriele Pizzi