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Rimini apre le porte all’invasione russa

“Dobroye utro”, “dobryy vecher” e il più conosciuto “do svidaniya”. Ovvero, buongiorno, buonasera e arrivederci in lingua russa. Saluti e benvenuti che stanno sostituendo gli ormai antichi Guten Tag e Auf Wiedersehen, sempre più rari in riviera. È dell’estate scorsa la notizia che le presenze dei turisti della Santa Madre Russia hanno superato i tedeschi, ma il fatto interessante è che i numeri continuano ad aumentare, e la risposta della città, la sua accoglienza, sia da parte degli enti pubblici sia dei privati, è estremamente calorosa, almeno dal punto di vista editoriale.

La manna dal cielo. Sì, perché in periodo di crisi viaggiatori come quelli russi – che comprendono turisti, ma anche molti buyer e amanti della moda, e pellegrini in visita a chiese ortodosse e a caccia di reliquie – sono una vera e propria manna dal cielo. Sono quelli che non solo salvano la stagione – come dicono in molti – ma danno vita a quel mito della destagionalizzazione auspicato da più parti. Insomma: vanno trattati bene, vanno accolti e accompagnati per mano in modo da rendere la loro visita il più piacevole possibile.

Atteraggio con rivista. Al loro arrivo in aeroporto i viaggiatori russi trovano ben tre riviste scritte in russo che raccontano loro la città, lo shopping e le offerte. La prima in ordine di tempo, e insieme quella che dedica più spazio agli itinerari culturali, alla storia della città e del territorio, è Vosdukh (letteralmente: Aria), di Pietroneno Capitani editore. In quasi 130 pagine, il magazine presenta il territorio della provincia, le città principali, i monumenti e i luoghi notevoli, due pagine di informazioni e numeri di telefono di servizi e utilità, un piccolo vocabolario essenziale, e poi itinerari che partono da Rimini per arrivare a San Marino, o lungo la Valmarecchia sino in Toscana, o verso le Marche. Alla parte prettamente culturale segue quella più commerciale con le novità della moda e le pubblicità dei negozi riminesi e del circondario.

Ok, l’idea è giusta. L’intuizione di una rivista che presenti la città ai turisti si è rivelata giusta. Pietroneno Capitani sta allargando la su idea ad altre città. È appena uscita la “sorella milanese” di Vosdukh, mentre a Rimini sono già disponibili in aeroporto altre due riviste, dal taglio più legato alla moda e al commercio. Sono: Business Italia e J’am. La prima è un’estensione dell’omonima agenzia che organizza shop-tour per commercianti – in particolar modo verso l’est Europa e l’Asia – e mette in comunicazione acquirenti e venditori. La seconda, invece, nasce dall’idea dell’agenzia di pubblicità e comunicazione Jam di Riccione.
Tutte e tre le riviste, oltre ad essere distribuite gratuitamente, puntano molto sul made in Italy e sui prodotti della moda e del cosiddetto fashion.
Ospitali, come sempre, i romagnoli, e anche capaci di cogliere l’affare.

Stefano Rossini