Home Cultura A “passo uno” a fianco dei terremotati

A “passo uno” a fianco dei terremotati

Per proiettare i film e dialogare con i registi ospiti occorre una piazza. È l’unica richiesta che i riminesi di Acli Arte e spettacolo Rimini e Festival Cartoon Club hanno rivolto agli amministratori di Monsampietro Morico. Il sindaco ha allargato le braccia: “non possiamo aiutarvi. la piazza non esiste più”. Solo macerie, cumuli di sabbia, calcinacci e speranze finite in fumo, sotto i colpi del terribile sisma del 2016. Caldarola sindaco Luca Giuseppetti
I ricordi, le attese ma soprattutto la situazione attuale di una terra che ce la sta mettendo tutta per rialzare la testa, sono diventati un docu-film.

Tutto è nato grazie alla carovana del cinema d’animazione partita da Rimini in agosto a “Passo Uno” per portare amicizia, laboratori e cartoon nell’estate calda dei comuni marchigiani colpiti dal sisma del 2016.

Sette appuntamenti all’interno di altrettanti Comuni dell’area marchigiana (Monsampietro Morico, Caldarola, Amandola, San Severino Marche, Arquata del Tronto, Montegallo e Montefortino) con laboratori mattutini, proiezione di corti nel pomeriggio, lungometraggi serali alla presenza anche dei registi, giovani autori italiani under 35.

Il progetto di Acli Arte e spettacolo Rimini e Festival Cartoon Club ha abbracciato le Marche martoriate dopo aver vinto il bando “Sillumina. Copia privata per i giovani, per la cultura”, sezione Periferie urbane, promosso da SIAE e MiBACT.

La carovana è rimasta nelle Marche per una settimana, viaggiando in collaborazione con ASIFA Italia, e con la partecipazione di Rai Ragazzi e del Centro Sperimentale di Cinematografia del Piemonte.

Quattro auto brandizzate “Passo Uno” (il cui manifesto porta la firma di Marino Guarnieri, co-regista di Gatta Cenerentola, il lungometraggio premiato ai David di Donatello 2018 e vincitore del Premio Cartoon Club 2018 per la regia) hanno pubblicizzato l’evento, il resto è stato realizzato con un camion e una struttura autoportante per proiezioni. Uno spettacolo dal sapore antico di cinema, nel quale i bambini sono stati protagonisti affrontando in prima persona tutte le fasi necessarie alla realizzazione di un cartone animato di qualche minuto.

I bambini sono il filo conduttore del documentario. Sono il futuro di queste zone martoriate (e non solo di queste), ma rappresentano anche il presente, e per questo vanno tutelati, stimolati e accompagnati nella crescita. “In questo senso, Passo Uno nel suo piccolo ha svolto un lavoro enorme, – assicura Sabrina Zanetti, direttore artistico del Festival Cartoon Club – portando con la propria attività ma anche con le relazioni instaurate, gioia e sorriso sui volti dei piccoli protagonisti”.

L’esperienza di “Passo Uno” è stata anche l’occasione per realizzare il docufilm omonimo, che – oltre a raccontare l’incontro dei giovani artisti con le comunità coinvolte – porta una testimonianza dell’attuale stato del territorio.

Il risultato è una significativa alternanza tra le significative esperienze delle persone colpite dal terremoto, e i bambini e i ragazzi coinvolti nelle attività di animazione e nei laboratori della carovana.

Il docu-film si è rivelato un’esperienza dai due risvolti. “Emotivo, perché conoscere la vita e la storia di chi ha perduto casa, oggetti e in molti casi affetti, va dritto al cuore – spiega Pj Gambioli, la regista – La sfida non si è affatto conclusa: i territori sono sismici e il problema persiste. Volevamo realizzare un lavoro filmico che riportasse a galla il vissuto di queste persone e i loro bisogni”. Il secondo aspetto è sociale. Gambioli: ”Siamo tutti afflitti da perdita di memoria. Ritorniamo in un batter d’occhio alla vita normale. I marchigiani soffrono ancora di solitudine, e desiderano sentirsi considerati”. È auspicabile una politica delle piccole cose. “Associazioni, artisti e uomini di buona volontà possono aiutare queste popolazioni, anche regalando un sorriso”.

Tommaso Cevoli