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L’Emporio Solidale apre le sue porte

opo Rimini, anche Riccione ha il suo Emporio Solidale. Si tratta di un supermercato che offre la possibilità a cittadini, in condizioni di fragilità e vulnerabilità sociale, di fare la spesa grazie ad una tessera punti, caricata in base al numero e caratteristiche dei componenti del nucleo familiare. Si accede mediante la segnalazione da parte dei Servizi Sociali del Comune che provvedono preliminarmente ad una analisi delle condizioni socio-familiari ed economiche in modo da filtrare l’accesso a favore delle persone che si trovano in condizione di effettivo bisogno.
“L’Emporio funziona grazie all’attività della Consulta della Solidarietà – spiega il presidente Luigi Casadei – costituita da 15 associazioni. L’approvvigionamento degli alimenti avviene tramite iscrizione al Banco Alimentare e donazioni di supermercati locali per prodotti alimentari, igiene personale e cancelleria. Attraverso un sistema informatico l’Emporio è collegato in rete con le associazioni e la Caritas Diocesana, e riceve anche alimenti o beni di prima necessità provenienti da singoli cittadini. Al suo interno è attivo uno sportello di orientamento, ascolto, informazione e uno spazio per l’accoglienza dei bambini”.
L’Emporio Solidale si trova al piano terra della sede ex Tucker in via del Commercio, 9 nella zona artigianale. Al taglio del nastro, avvenuto sabato scorso, erano presenti il sindaco di Riccione Renata Tosi, il vicesindaco con delega ai servizi alla persona e alla famiglia Laura Galli e l’amministratore giudiziario Ettore Trippitelli. A benedire la sede è stato don Alessio Alasia mentre il vescovo Francesco Lambiasi ha inviato un messaggio. Il progetto, promosso dal Comune, nasce dalla collaborazione con la Consulta della Solidarietà Città di Riccione, con la quale è stato sottoscritto un apposito protocollo d’intesa. Finanziato in buona parte dal Comune con 75mila euro e 25mila euro all’anno dal 2020, l’Emporio ha ottenuto ulteriori fondi regionali/ministeriali di circa 20mila euro a cui si è avuto accesso mediante apposito progetto presentato in via Aldo Moro, a Bologna.
“Abbiamo lavorato incessantemente – continua Casadei – per risanare gli ambienti che si presentavano, dopo la vicenda Tucker, in condizioni di grande abbandono. Grazie ai contributi economici ricevuti, con sforzo e dedizione, oggi i locali sono del tutto risanati, accoglienti e adeguati alle normative vigenti. L’Emporio sarà gestito dai volontari della Consulta e da persone disponibili a collaborare”.
Il primo cittadino, oltre ad aver rimarcato il recupero degli spazi, ha sottolineato che “si tratta di un servizio a favore delle persone più bisognose, a cui questa Amministrazione ha guardato con grande favore per la comunità riccionese tanto da proporlo come obiettivo di legislatura perché considerato un progetto che mette in rete soggetti pubblici e privati, istituzioni ed associazioni di volontariato con l’obiettivo di sostenere chi si trova in situazioni di transitorio disagio economico”.
Lucia Genestreti