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Kashmir

Se ogni settembre inevitabilmente viene salutato ancora da “L’estate sta finendo” dei Righeira, forse vuol dire che i tormentoni come quelli di una volta non li fanno più. L’anno scorso ci sono andati vicino i Thegiornalisti con “Riccione”, quest’anno non saprei dire. Mi dispiace però che non si sia sentito più di tanto “Kashmir” di Cesare Cremonini. Premesso che non sono proprio un suo fan, questo brano, però, oltre a far muovere i piedi è a mio parere una delle cose più efficaci sentite negli ultimi anni sul tema della complessa integrazione tra occidente e mondo islamico. Un tema, come tanti altri, finito in pasto ai leoni da tastiera e a generalizzazioni e banalizzazioni quale che fosse l’opinione di partenza. Un tema che “Kashmir” affronta invece in modo originale e onesto, apparentemente leggero ma non banale, senza ridicolizzarlo ma senza eccessi retorici. Può sembrare retorico il verso ripetuto alla fine, “L’Europa è così, cerca il diavolo negli occhi negli altri”, ma suona come un dato di fatto più che come un’accusa. E se proprio il tema non vi interessa o non siete d’accordo col testo, concentratevi sul giro di basso. È una figata.