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Il risveglio di Mecozzi

Awakening è il titolo del disco d’esordio del violinista e polistrumentista Federico Mecozzi.

Il giovane e talentuoso artista verucchiese d’origine ma ormai adottato da Rimini, si esibirà sul palcoscenico del Galli sabato 26 gennaio, all’indomani dell’uscita del disco. Il ’singolo’ Birthday è accompagnato da un videoclip firmato da Daniele Quadrelli.

Mecozzi da quasi 10 anni accompagna Ludovico Einaudi nei live in tutto il mondo e dà il suo prezioso contributo nei lavori da studio del Maestro torinese. Raffinato musicista, compositore e direttore d’orchestra, Federico suona anche con altre formazioni e spazia dalla musica contemporanea al pop e al cantautorato.

“Risveglio”. Da cosa? E quanto è durato il “sonno”?

“Da diverso tempo sentivo l’esigenza di occuparmi di un album interamente mio. In questi anni ho incontrato grandi professionisti. Collaborazioni bellissime che poi si sono ’incontrate’ in Awakening. Ma nel disco ci sono soprattutto i suoni ascoltati durante i tanti viaggi di questi anni, ma anche le culture incontrate, i luoghi vissuti. Un respiro internazionale che si incontra con il luogo da cui sono partito. Viaggio tantissimo, ma ogni volta che ritorno, torno a casa”.

Il disco ha preso forma a Coriano.

“Sì, quasi interamente a Coriano, negli studi di Cristian Bonato, il produttore con il quale ho lavorato giorno e notte nella sua sala di registrazione, Numeri Recording Studio. Negli ultimi tre anni ho iniziato a scrivere qualche brano, ma i tempi, visto il lavoro che faccio, sono abbastanza dilatati. Alla fine è uscito un disco quasi interamente strumentale: in un brano c’è la voce di Giuseppe Righini, utilizzata però come strumento”.

Un album che nasce dai tuoi studi e dalle tue passioni classiche, contaminate però da altre influenze. E dal ritmo?

“Anche il titolo – ’Awakening’ – è in inglese perché è più musicale. Non è un cd classico e nemmeno pop, anche se contiene alcuni passaggi piuttosto ballabili. Ci sono echi di musica celtica, sonorità africane e mediorientali, suggestioni irlandesi. Spesso il violino è al centro della musica. Ho sempre ’fatto da spalla’ a qualcuno, forse anche per un senso di protezione. Con questo album mi metto al centro”.

Come scrive musica Mecozzi?

“In diversi momenti. E nei luoghi più differenti. In locali come La Brezza, prima di addormentarmi, prendendo appunti sullo smartphone”.

Awakening a raggi infrarossi.

“Il cd è composto da 11 tracce. Oltre alla title track, contiene ’Birthday’ di cui è uscito il video. I brani durano dai 3, 5 ai 6 minuti. Dopo l’esordio al Teatro Galli, il 26 gennaio, partiremo per una tournée, organizzata da Ponderosa Art. Già sicure sei date in varie città italiane. Ma non abbandonerò Einaudi: sto suonando nel suo nuovo disco, che vedrà la luce a marzo, poi ci aspetta una nuova tournée”.