Home Attualita Gli animali nei negozi? Ognuno fa come gli pare

Gli animali nei negozi? Ognuno fa come gli pare

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Al bar, sull’autobus, al guinzaglio dentro una farmacia. O fuori ad aspettare sconsolato. Fotografie dei nostri amici a quattro zampe: cani, gatti, animali in generale. Sempre con quell’espressione triste quando vengono lasciati alla porta. Di cartelli rossi sbarrati per dire “tu resti fuori” ce ne sono sempre meno, ma di «no» ne continuano a ricevere. La stagione che ci siamo da poco lasciati alle spalle verrà ricordata anche per il caso del cane guida non accettato in un hotel di San Giuliano. E proprio da questo caso siamo partiti chiedendoci come e dove possono entrare gli animali.
L’interpretazione della legge in proposito è molto difficoltosa. Già il Regolamento di Polizia Veterinaria (DPR 320/54) del lontano 1954 prevede che i cani «possono accedere ai luoghi e mezzi pubblici se condotti al guinzaglio e con museruola». Non sono mancate proposte di legge e ordinanze che negli ultimi anni hanno ampliato l’accessibilità agli esercizi pubbici, ma alcuni ancora mantengono il divieto. Vi sono poi una miriade di leggi regionali e regolamenti comunali, più o meno restrittivi, dove in alcuni casi è lasciata facoltà al gestore di decidere, in altri le porte sono aperte in ogni caso, come per la legge regionale del Friuli Venezia Giulia.
E a Rimini? L’attuale Regolamento di Polizia Urbana, all’art. 48, stabilisce che negli esercizi commerciali “è vietato introdurre cani od altri animali nei locali ove si vendano e/o si manipolino alimenti”. Il Regolamento su Tutela Animali di affezione del Comune di Rimini, all’art. 26, stabilisce che “fatto salvo quanto previsto dal Regolamento di Polizia Urbana, i cani accompagnati dal proprietario possono accedere a discrezione del proprietario nei modi consentiti dalla legge a tutti gli esercizi pubblici del territorio del comune di Rimini”.

Nella realtà cosa accade? Girando nei vari bar o supermercati abbiamo scoperto che la museruola rimane solo sulla carta, il guinzaglio invece fa ormai parte del corredo del cane. Come il sacchetto per raccogliere le deiezioni. Alcuni supermercati hanno uno specifico carrello per ospitare i nostri amici a quattro zampe, con apposita sezione che divide lo spazio dell’animale da quello dei generi alimentari. In altri supermercati è affisso il divieto di entrata e se chiedi il motivo, il proprietario si appella alla legge che prevede che gli animali non entrano dove sono presenti alimenti. Nella borsina o nel trasportino possono entrare quasi dappertutto.
Ricapitolando: nei bar o ristoranti si vedono spesso cani di taglia medio-piccola che stanno vicini ai loro padroni senza particolari problemi. Nei supermercati è raro che tocchino il suolo. Nei negozi di abbigliamento spesso aspettano fuori. “Può entrare – spiega una negoziante – ma se poi fa danni paga il proprietario”.
Insomma, la legge non è chiara e ognuno fa come vuole.

Silvia Ambrosini