Home Attualita Giorgioni, la memoria 16 anni dopo non sbiadisce

Giorgioni, la memoria 16 anni dopo non sbiadisce


Luciano Liboni detto “Lupo”, dentro e fuori dal carcere tra rapine, furti, tentati assassinii e sparatorie, il 22 luglio è latitante di passaggio da Pereto (frazione di Sant’Agata Feltria). Il suo modo di fare attira l’attenzione dei titolari del bar-ristorante. Sul posto interviene l’appuntato dei Carabinieri, il 36enne Alessandro Giorgioni che gli chiede le generalità. Per tutta risposta Liboni gli spara alla gola, e poi lo finisce con un colpo al cuore mentre il carabiniere è a terra. Il 23 maggio 2005 a Giorgioni viene conferita la Medaglia d­’Oro al Valore dell’­Arma dei Carabinieri: “Aggredito da un pericoloso latitante, veniva da questi proditoriamente aggredito e, nonostante la coraggiosa reazione, fatto segno da due colpi di pistola che lo attingevano mortalmente. Fulgido esempio di elette virtù ed altissimo senso del dovere, spinti fino all’estremo sacrificio” si legge nella motivazione dell’encomio
Sedici anni dopo quella barbara uccisione, la memoria di Giorgioni non è sbiadita. A Novafeltria è stata celebrata una messa in suffragio di questo servitore dello Stato ucciso mentre svolgeva il suo servizio. Giorgioni è stato commemorato nella chiesa parrocchiale “San Pietro in Culto” di Novafeltria dove il Cappellano Militare del Comando Legione Carabinieri Emilia Romagna, Don Giuseppe Grigolon, alla presenza della vedova Simona Cola, del figlio Leonardo, dei familiari del Carabiniere. Presenti anche i sindaci di Novafeltria e Sant’Agata Feltria, il Comandante della Compagnia Carabinieri di Novafeltria Capitano Carmelo Carraffa, i militari della Compagnia e la sezione locale dell’Associazione Nazionale Carabinieri.
Nel sedicesimo anniversario della morte, don Grigolon ha rivolto un commosso pensiero a Giorgioni e a tutti i caduti nell’assolvimento dei compiti istituzionali che hanno prestato fede al giuramento immolandosi fino all’estremo sacrificio.
Nato a Bolzano il 13 gennaio 1968, ma cresciuto a Grosseto, in Toscana (zona di cui aveva mantenuto l’accento) Giorgioni si era arruolato nell’Arma nel 1987, dopo aver frequentato il corso presso la Scuola Allievi Carabinieri di Roma. Nell 1988 inizio la propria carriera militare alle dipendenze della Compagnia di Novafeltria. Dopo un periodo a Forlì e a Mercato Saraceno, fu destinato alla Stazione Carabinieri di Sant’Agata Feltria dipendente dalla Compagnia di Novafeltria. Alto, fisico possente, sempre sorridente e gioviale, bel ragazzo, Giorgioni era appassionato di auto, e in precedenza si era dilettato anche col pallone.