Home Cultura Il dialetto sul palco, fu vera gloria?

Il dialetto sul palco, fu vera gloria?

La stagione dialettale sui palcoscenici della provincia di Rimini è in pieno fermento e – com’è ormai tradizione – ilPonte propone una panoramica sulle rappresentazioni, le compagnie, gli autori: quel mondo variegato che, grazie a donne e uomini di ogni età e condizione professionale, continua a tenere viva la lingua madre riminese.
Nel panorama degli autori, nell’anno passato abbiamo dovu to registrare la scomparsa di personaggi che hanno fatto la storia del teatro dialettale, come il riminese Guido Lucchini, decano per età e numero di commedie scritte (ricordato su queste pagine il 23 giugno 2019), il forlivese Aurelio Angelucci “Tugnaz” (fondatore della compagnia “Cinecircolo del Gallo”) e il viserbese Francesco Bianchi.
Un’occhiata complessiva ai vari cartelloni, fa notare che Lucchini è autore sempre rappresentato: la compagnia “Dla Rivabela” rende omaggio a Guido proponendo proprio a Rivabella La vita l’è tott una cumedia, uno dei suoi testi più applauditi, ogni settimana a partire dall’8 febbraio e fino al 1° marzo.
E cosa dire a proposito delle rassegne?
Al teatro Malatesta di Montefiore compie 25 anni il ciclo “Romagna marzuléna”. Inizio il primo febbraio e conclusione il 29 marzo, ovvero nove serate con compagnie provenienti anche dalla provincia di Pesaro.
Offerta simile per il teatro Rosaspina di Montescudo: nove rappresentazioni dall’11 gennaio al 7 marzo, con compagnie di Cesena, Ospedaletto, Rimini, Gambettola, Morciano, Santarcangelo, Bellaria, Casinina e Auditore, Urbino. Sabato 15 febbraio sale sul palco la compagnia “La Mulnela” con La sérva ad Zofoli.
Il 22 febbraio tocca a “La belarioesa” con Un moment ad deboleza, mentre il testimone passa (il 29 febbraio) alla
Compagnia “Quei chi n’ha ben e ch’in lascia ve ben” di Casinina e Auditore che portano in scena Carpediem, ovvero chiappa quel ch’passa el convent. Si chiude sabato 7 marzo con la Compagnia “Urbinate pro Urbino” di Urbino e la loro L’Urinel.
La rassegna, diretta da Gilberto Arcangeli, compie la bellezza di 27 anni!
Tra gli appuntamenti più storici va ricordato quello con “I sabat de dialèt” presso la parrocchia Gesù Nostra Riconciliazione di Rimini. Il 22° compleanno di questa notissima rassegna riminese è festeggiato grazie al costante lavoro della compagnia di casa, gli “Jarmidied” diretti da Maurizio Antolini. Alla “Riconciliazione” il sipario si è aperto il 25 gennaio con la compagnia “La Sanmartinese” che ha presentato Cafè da la Valeria, un testo di Pier Paolo Gabrielli. A ruota, il 1° febbraio, il gruppo “La belarioesa” è andato in scena con Un moment ad deboleza di Mario Bassi, mentre l’8 febbraio è toccato a Agriturismo riposa in pace, di Pier Paolo Gattei presentata da “Jarmidied” con replica il 7 marzo, a chiusura della rassegna. Nel mezzo, il 15 febbraio sale sul palco la compagnia “Solo per una volta” rappresentando E’ fidanzament di Edgardo Biagetti, il 22 febbraio tocca a “La Carovana” con Condominio tre rose di Pier Paolo Gabrielli, mentre il testimone passa il 29 febbraio a “La Mulnela” che porta in scena La sérva ad Zoffoli di Stefano Palmucci.
Spazio alle rappresentazioni dialettali anche al teatro CorTe di Coriano: il via è stato sabato 25 gennaio. Qui la rassegna prevede un totale di quattro commedie, ogni sabato. Il 15 febbraio
è la volta della Compagnia “Il Gallo” di Pesaro con Il re del scion. Si chiude il sipario sabato 29 febbraio con la Compagnia “La Carovana” di Ospedaletto e il Condominio tre rose.
Ci piace segnalare altre rassegne già concluse, come quella della parrocchia Santa Margherita di Bellaria Monte, tenuta in gennaio, dove la compagnia “La Zrela” ha proposto un Chi l’avreb mai det!, commedia scritta e diretta da Carla Santoni e quella al teatro Sant’Andrea di Serravalle, con quattro serate terminate il 25 gennaio.
Anche Villa Verucchio regala qualche appuntamento con il teatro dialettale. Al Teatro Giovanni XXIII l’appuntamento è sabato 22 febbraio (ore 21) con La serva ad Zòfoli, commedia in tre atti libero adattamento della compagnia “La Mulnela” da La serva di Zoffoli di Stefano Palmucci.
Ritorna anche l’originale formula ideata da Mario Bassi per i soci di RomagnaBanca con la rassegna dal titolo “Paròli”: sei serate, dal 22 gennaio al 27 febbraio, nei teatri di Gambettola, Bellaria e Savignano con altrettante compagnie: “Della speranza” di Savignano, “La Carovana” di Ospedaletto, “La Mulnela di Santarcangelo”, La Sammartinese” di San Martino dei Mulini, “Jarmidied” di Rimini, “Hermanos” di Longiano. Al termine di ogni spettacolo il pubblico esprime il proprio gradimento attraverso un voto. La compagnia più simpatica e divertente si aggiudicherà il premio “La Melagrana d’Argento”, simbolo del Credito Cooperativo.
Maria Cristina Muccioli