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Cresimandi – Metti una domenica pomeriggio in Duomo, genitori e figli…

cresimandiIncontri cresimandi – È vero: la gente che frequenta la Messa è in calo. È vero pure che diminuiscono i matrimoni celebrati in chiesa. Ma ci sono segni nuovi di aria nuova attorno alla “questione-Dio”.
Il fenomeno degli incontri per i cresimandi e i loro genitori ne è un piccolo, positivo esempio.
Siamo alla quinta edizione e il fenomeno non solo non registra flessioni, ma oltre che nel numero, continua a crescere in qualità di partecipazione e in indici di gradimento.
1.600 tra genitori e figli al primo incontro. Oltre 1.700 domenica scorsa, in un clima di ascolto, comunione e fraternità. Manca ancora il terzo e ultimo incontro, domenica 13 marzo con il Vicariato Valmarecchia e Rimini nord, ma i numeri di questa edizione degli “Incontri con i cresimandi” sono impressionanti. Che ci fanno ragazzini di 11-12 anni con i loro genitori alla domenica pomeriggio in Cattedrale, a Rimini, invece di frequentare centri commerciali o cinema?
L’Ufficio Catechistico Diocesano Rimini invita – con una lettera firmata dal Vescovo – coloro che devono ricevere (o hanno appena ricevuto) il Sacramento della Confermazione ad un incontro con i rispettivi genitori alla domenica pomeriggio in Cattedrale, per un pomeriggio di ascolto e di contemplazione.
Nella prima ora si tengono due maxi-incontri in parallelo: i ragazzi si radunano in Sala Manzoni (499 posti a sedere, che non sono sufficienti per gli oltre 700 partecipanti) seguiti dal direttore dell’Ufficio Catechistico don Daniele Giunchi, il quale li aiuta a riflettere sull’icona evangelica di Zaccheo che viene invitato da Gesù a scendere dall’albero e ad aprirgli la casa, cioè la vita. I genitori si ritrovano in Duomo con il Vescovo, per ascoltare una meditazione sulla “buona notizia” della morte e risurrezione di Gesù – attraverso una rilettura del Crocifisso di Giotto . E poi ascoltano delle testimonianze dal vivo e in video di persone che non si mettono a “dimostrare”, ma “mostrano” la verità di quanto il Vescovo ha affermato. E cioè che è possibile, dopo duemila anni, incontrare Gesù nella vita, oggi. E la folla ascolta assorta, grata e al termine non riesce a trattenere lacrime e festosi battimani.
Domenica scorsa hanno dato la loro testimonianza Antonello Guadagni, un detenuto della Casa “Madre del Perdono” dell’APGXXIII, e una coppia di giovani sposi, Chiara e Mattia. La coppia riminese ha raccontato la sua vicenda: dalla voragine della droga e dell’alcool sono risaliti sentendosi “afferrati” da un Gesù vivo e simpatico.
Il Vescovo (alla scuola di don Oreste) ha preso in contropiede i genitori con una citazione della band Stadio. “Un giorno ti dirò che ho rinunciato alla mia felicità per te”. “La potete dire voi genitori ai vostri figli. – l’invito del Vescovo – Ma vi invito a sentirla, questa frase, dalle labbra di Gesù, che la rivolge a tutti e a ciascuno di noi…”.
Al termine i ragazzi sono scesi in Cattedrale, accolti dall’applauso di ben 10 minuti dei genitori, mentre si sistemavano “ad aiuola” per terra davanti al presbiterio. Impressionante è il minuto di silenzio che il Vescovo invita a fare con genitori e ragazzi davanti all’immagine del Crocifisso di Giotto, rilanciata attraverso un gigantesco maxi-schermo.
Domenica 13 marzo l’ultimo incontro, per i Vicariati Valmarecchia, Litorale Nord, Savignano-Santarcagelo. È facile prevedere un altro appuntamento dai numeri importanti e dall’audience altissima. E pensare che più di una persona aveva profetizzato che questi incontri non avrebbero retto l’urto di una domemica pomeriggio di svago. (t.c.)