Home Attualita Il basket giovane sul parquet del “Papini”

Il basket giovane sul parquet del “Papini”


In principio (era il 2007) erano 16 squadre, suddivise in due categorie. Oggi scendono in campo 132 formazioni, comprese 16 squadre femminili. Ai quali si aggiungono 140 tra arbitri, mini arbitri e istruttori, dislocati in ben 22 palestre della provincia di Rimini. Il torneo di basket giovanile “12° Memorial Claudio Papini” ha battuto ogni record ed è uno degli appuntamenti più importanti (a livello di partecipazione) d’Italia, uno dei quattro appuntamenti appoggiati dalla Federazione per il progetto arbitri.
Questo allegro esercito di U13, U14, U15 ed Esordienti scenderà in campo dal 28 aprile al 1 maggio, organizzato come sempre dall’Ibr Rimini. “Con 132 squadre partecipanti abbiamo toccato il vertice – spiega Massimiliano Intorcia – non ci sono altre palestre disponibili. E diverse squadre rimaste alla finestra hanno già lasciato i riferimenti per poter partecipare nel 2019, segno della considerazione di cui gode il torneo”.
Tante le squadre giovanili di società titolare pronte a giocarsi il trofeo: da Siena a Bologna, da Trieste ad Avellino e Torino, fino alle riminesi Ibr, Crabs, Angels Santarcangelo, Villanova Tigers e San Marino. Garantisce un tocco di internazionalità, invece, la presenza della Honved Budapest, in lizza nelle categorie Esordienti e Aquilotti.
Il torneo è dedicato a Claudio Papini, indimenticato istruttore di basket di quel Basket Rimini che a livello giovanile ha vinto tutto con le annate ’71 e ’72. Come tradizione, lunedì 30 aprile è in programma la “Serata dedicata al Papo”, al Palasport Flaminio dalle ore 20.30. Alla consegna del “Premio Papo 2018” al miglior allenatore delle giovanili d’Italia, seguirà animazione e musica con dj Mauro Forbicini e una speciale performance del centro21 di Riccione. “Papo ci ha presi con se all’età di 13 anni e ci ha insegnato con piacere i fondamentali del basket. – è il ricordo di Franco Ferroni – Quando abbiamo a vincere di 30/40 punti, abbiamo compreso a cosa serviva quel tipo di allenamento”. “Si iniziava la preparazione e per 7 giorni non vedevi la palla. – rilancia il compagno di squadra Massimo Ruggeri – Papo non era un personaggio facile da digerire per i suoi metodi, ma è stato davvero un maestro di basket e di vita”.

Il Consigliere Regionale Federazione Italiana Pallacanestro, Alvaro Casadio,  applaude all’iniziativa e rilancia: “Perché non aprite anche al 3vs3?”. Intorcia mette l’accento anche sull’importanza degli arbitri e sul rispetto che va portato al fischietto. “La stessa pazienza che si investe su un ragazzino che sta crescendo con la palla a spicchi la si deve avere per i giovani arbitri, occorre dargli il tempo necessario a formarsi. E occorre più rispetto nei confronti di questa figura: senza arbitro non si può giocare a basket!”.
Ogni giorno puntogoldsport seguirà il “Papini” con un report quotidiano sulle pagine Facebook e Instagram.
Paolo Guiducci