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Antichità e modernità sotto il Galli

Avolte Rimini gonfia un po’ pretestuosamente il petto in fuori. Ma in altri casi, ne ha tutte le ragioni, perché ha contenuti da vendere, e spesso originali.
È il caso del Museo sotto il Galli: e se fosse l’unico teatro al mondo con un museo archeologico sotto la platea? Comunque vada, il Teatro Galli ora si arricchisce di nuove sale interrate, una vera e propria discesa negli scavi trasformati in un percorso espositivo per sfruttare quanto ritrovato durante i lunghi lavori.

L’accesso si affaccia su via Poletti. Si scende poi a quota -1,19 dove ha inizio un viaggio nella storia riminese suddiviso in quattro spazi: tra video multimediali (con necessari e utilissimi schermi touch screen) che mostrano gli scavi e tutti i ritrovamenti fino ai reperti, fisicamente presenti, da ammirare. “Un museo del presente – sottolinea il sindaco Andrea Gnassi – dove la tecnologia incontra l’archeologia e la storia, per vivere un’esperienza completa. Anche le tecniche costruttive si fondono, con i materiali a vista delle nuove realizzazioni che dialogano con i reperti archeologici”.

I resti architettonici rinvenuti nel complesso del Teatro documentano non solo un modello insediativo sin dalla nascita dalla colonia, ma anche l’evoluzione di un quartiere urbano dalla fondazione di Ariminum fino alla tarda antichità. Sotto la plaeta del Galli si ritrovano mosaici, pavimentazioni e i resti di una chiesa paleocristiana. I filmati raccontano anche la Rimini del 1800, quando il teatro venne realizzato, la storia del teatro all’italiana e l’architettura del gioiello del Poletti. Nell’ultima sala, le postazioni per ascoltare in cuffia le melodie più famose di Giuseppe Verdi. Il museo è stato pensato per essere fruibile anche alle persone con disabilità motorie e sensoriali. L’intervento ha goduto di un contributo di 500.000 euro dalla Regione su un investimento complessivo di 630.000 euro.

Gli spazi sono già da subito ammirabili nell’ambito delle visite guidate al Teatro organizzate in questo periodo delle festività. Ancora da definire invece i dettagli (costi, orari, ecc.) per i futuri ingressi. Ma il Museo Sotto il Galli è già museo: mosaici, resti di una chiesa e multimedialità rappresentano un valore aggiunto di un contenitore culturale dove storia e modernità sono in costante relazione.

Tommaso Cevoli