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All’altezza della propria storia

Vivere all’altezza della propria storia, come Papa Francesco durante l’udienza dello scorso aprile ha invitato a fare, può non essere facile, soprattutto se questa storia non la si conosce.
Altrettanto difficile può essere comprendere l’Azione Cattolica ed avvicinarsi ad essa se nessuno ne parla mai, in particolare in quello che dovrebbe essere il suo ambito di crescita, la parrocchia.
Sono state queste due le esigenze principali che hanno ispirato noi dell’AC del Crocifisso a realizzare un’iniziativa da condividere tra gli aderenti e con la comunità.
La storia, anche quella dell’Azione Cattolica, è un tessuto di eventi, di cui molti uomini e donne sono attori consapevoli ed importanti e ne abbiamo voluti presentare alcuni.
Quando siamo andati a “pescare” nel ricco… tesoro di famiglia, siamo stati in serio imbarazzo: 150 anni di storia, che partono dall’unità d’Italia, sono attraversati da due guerre mondiali, dal fascismo, dalla ricostruzione post-bellica e molto altro, offrono una scelta abbondante, ma si trattava di individuarne un criterio.
Per sottolineare lo spirito di questo anno è stato coniato lo slogan “Futuro Presente”, ad indicare non solo la volontà celebrativa o commemorativa, ma l’obiettivo di trarre dalla memoria l’incentivo ad essere fedeli alla propria identità ed insieme al proprio tempo: guardare al passato per interpretare il presente e progettare il futuro.
Così in parrocchia abbiamo scelto alcune figure, che sono un compendio dell’AC, come anche oggi vorremmo rappresentarla e viverla. Di questi personaggi abbiamo sintetizzato gli aspetti notevoli, pur rinviando ad una conoscenza più approfondita e completa.
Accanto alla piccola Antonietta Meo, Nennolina, richiamo forte ad un cammino di santità per ogni situazione o età, accanto a Carla Ronci, che, come tanti di noi, visse un impegno gioioso di educatrice parrocchiale, abbiamo ritrovato veri e propri giganti della fede e dell’impegno civile.
Sui poster affissi all’interno della chiesa e proposti all’attenzione dei fedeli, sono sfilati Piergiorgio Frassati, con la sua gioia di credere, Giuseppe Lazzati, scelto per l’impegno laico di costruire il regno di Dio nella città dell’uomo, Vittorio Bachelet, per aver interpretato la politica come corresponsabile partecipazione e dimensione necessaria del totale servizio all’uomo.
Non poteva mancare il ricordo di Alberto Marvelli, non solo perché ci è così familiare, ma per l’infaticabile esercizio di una carità che non si sottrae a nulla, non si nega ad alcuno.
Una vera riscoperta è stata Armida Barelli, per la singolare sintesi di contemplazione e azione che seppe esprimere, in una vita di consacrazione e fede purissima e di infaticabile promozione culturale, che ci ha consegnato il segno indelebile della nascita dell’Università del Sacro Cuore.
Oggi siamo tutti vittime di un… restringimento di campo visivo, molto concentrati sul presente, poco interessati al futuro e piuttosto dimentichi del passato. In questo modo si rischia di perdere valori e motivazioni dell’agire, quando invece l’identità dei laici cattolici ed il loro impegno sarebbe così importante, anche nella società.
Quanto questa identità contasse lo sapevano bene le Brigate Rosse, che uccisero Aldo Moro e Vittorio Bachelet.
Abbiamo desiderato che la festa dell’adesione al Crocifisso fosse dunque più incisiva per noi aderenti, ma anche un segno “pubblico” di impegno ed una proposta per le persone della nostra comunità parrocchiale.
Oltre a questo c’è stata la gioia di riscoprirsi parte di una storia associativa alla quale ognuno può aggiungere il proprio piccolo o grande segmento, facendo vivere le parole di Carla Ronci che per l’occasione abbiamo fatto serigrafare sulle felpe: “Dove Dio ti ha seminato, là devi fiorire”.

Mirna Ambrogiani
Azione Cattolica di Sant’Andrea dell’Ausa – Crocifisso