Home Sport VOLLEY: CHIARA SALVATORI SEMPRE PIU’… CENTRALE NEL PROGETTO OMAG-MT

VOLLEY: CHIARA SALVATORI SEMPRE PIU’… CENTRALE NEL PROGETTO OMAG-MT

Umiltà. Determinazione. Voglia di lavorare duro. Orecchie sempre aperte ai consigli delle più grandi. Ma, soprattutto, un’altra ‘zia’ (che detta così fa effetto visto che si parla di una che ha appena 19 anni) con il sorriso sempre bello stampato in viso. L’identikit è quello di Chiara Salvatori, di professione centrale, alla sua prima stagione con la maglia dell’Omag-Mt. È lei la protagonista della nostra solita chiacchierata del venerdì.
Chiara, partiamo dal passato recentissimo. Domenica, a Martignacco, avete dimostrato che quando giocate la vostra pallavolo siete incontenibili. Peccato che spesso dobbiate prendere qualche schiaffo per svegliarvi.
“Purtroppo è una costante che ci accompagna dall’inizio della stagione. Ogni volta ci diciamo che dobbiamo partire subito a mille, che dobbiamo stare lì con la testa, poi, puntualmente, entriamo e facciamo il patatrac. Poi, però, quando cambiamo marcia, riusciamo a rimettere le cose a posto. Come è successo con Talmassons e Martignacco, anche se è giusto dire che loro, nel primo set, sono state bravissime. Anzi, forse è più merito loro che demerito nostro. Ricevevano molto bene e di conseguenza attaccavano con più incisività. Nel secondo set, abbiamo sistemato qualcosina e siamo arrivate punto a punto, poi l’infortunio ad Alessia (Bolzonetti, ndr) ci ha un po’ portato fuori partita e, infatti, abbiamo perso ai vantaggi. Fortunatamente, però, Bolz è tornata e ci ha dato una grossa spinta morale, ci siamo caricate tutte a molla e abbiamo fatto l’ennesima remuntada”.
Una vittoria che porta il suo marchio ben impresso: 9 punti, 5 muri e una ‘presenza’ sotto rete.
“Sono contenta, della vittoria sicuramente, ma soprattutto di aver dato una mano alle mie compagne in un momento critico”.
Adesso siete terze e tra due settimane vi giocherete il secondo posto con Soverato, a Soverato. Non è che c’è il rischio che domenica, con Messina, la testa sia già in terra calabra?
“Assolutamente no. La nostra filosofia è di pensare step by step e quindi, in questo momento, siamo concentrate su Messina. Anche perché le siciliane è vero che hanno solo 7 punti in classifica, ma è altrettanto vero che sono arrivati tutti da tie-break (ko a Soverato, Vicenza e Montecchio, vittoria, invece, in casa, con Sant’Elia e a Perugia). E questo significa solo una cosa: che non mollano mai. Comunque, guardando il calendario, Soverato va a Montecchio che non può permettersi ulteriori passi falsi. Quindi…”.
Quando è arrivata, e non è un segreto, doveva essere la terza centrale dietro Sveva Parini e Maria Adelaide Babatunde. Non fosse altro anche per la giovanissima età. Invece, fin dai primi giorni del ritiro, si è subito messa in mostra e sta trovando grande fiducia da parte di tutto lo staff e delle sue compagne.
“Sono molto contenta di come stanno andando le cose, non lo nego. San Giovanni è un ambiente favoloso per una giocatrice. Lo so che sono banale e che lo dicono tutte le ragazze, ma è la verità. Ci sono persone fantastiche che ogni giorno si preoccupano per noi e poi i tifosi sono davvero qualcosa di speciale. Domenica, a Martignacco, sembrava di giocare in casa e se abbiamo vinto è anche merito loro. Per il resto so che devo lavorare ancora tantissimo, la strada è lunga e questo è uno sport dove non si finisce mai di imparare. Fortunatamente ho delle compagne di squadra che mi spronano sempre e che mi danno consigli in tante situazioni di campo e questo mi aiuta e con Sveva e Baba ho un buonissimo rapporto. Inoltre sta crescendo giorno dopo giorno l’intesa tra noi come squadra e tra noi centrali e Alice (Turco, ndr). Il mio motto è quello di non mollare mai, di allenarmi al mille per mille ogni giorno per poi farmi trovare pronta se il coach dovesse avere bisogno di me”.
Sicura di avere solo 19 anni? Parla come una veterana.
“Sicurissima (ride)”.
Allora, per conoscerla un po’ meglio, partiamo proprio dalla data di nascita.
“Sono nata a Bologna il 7 marzo 2003, stesso giorno e stesso mese del mio idolo: Raphaela Folie, la centrale che gioca a Monza”.
A proposito, perché proprio la pallavolo e non un altro sport?
“In realtà, all’inizio, facevo ginnastica artistica ma visto che già all’epoca ero bella alta, mia mamma mi ha portato a San Lazzaro a provare la pallavolo e da lì è partito tutto. Dopo tre anni, verso i 15, mi sono trasferita a Roma, al Volleyrò Casal de Pazzi dove sono stata altre tre stagioni. Poi Ravenna, nello scorso campionato e adesso qui a San Giovanni”.
Lo sa che coach Barbolini si diverte a mettere dei soprannomi alle sue giocatrici, non è che per caso…
“Sì, sì è toccato anche a me (ride di gusto)”.
E…
“E… mi chiama Kìkì. Ma la cosa che fa ridere è un’altra”.
Ossia?
“Che io e Alice (Turco) abitiamo insieme, nella stessa casa. E quando arriviamo…”.
Arrivano Kikì e Tutù.
“Esattamente”.
Ha parlato di sua mamma, in famiglia quanti siete?
“Cinque. Mio papà Massimo, mia mamma Maria Grazia, mio fratello Matteo e mia sorella Martina e la sottoscritta”.
I suoi fratelli fanno qualche sport?
“Matteo gioca a calcio in serie D, nel Corticella, mentre mia sorella Martina è campionessa italiana di divaning”.
Scusi?
“Più forte di lei, stesa sul divano, non c’è nessuna (altra risata)”.
Che cattiva…
“Noooo, Martina sa che scherzo”.
Cambiamo argomento, a cena con…?
“Le mie amiche”
In cucina ha dei piatti che ama particolarmente?
“Da buona bolognese non posso che dire i tortellini: in brodo o con la panna”.
Bibita preferita?
“Acqua frizzante e Coca Cola”.
Ascolta musica?
“Sì, diciamo che spazio molto. Vado da Justin Bieber a The Weeknd”.
A libri come siamo messe?
“Quelli di Diritto Pubblico e di Economia Aziendale vanno alla grande”.
È iscritta all’Università?
“Sì, a Ferrara. Seguo proprio Economia Aziendale”.
Difficile abbinare sport e studio?
“Difficilissimo, ma non mollo”.
Film preferiti?
“Più che film, serie tv. Mi appassionano di più. Le ultime? Dico Dynasty e Gossip Girl”.
In vacanza, dove?
“Basta che ci sia il mare e mi va bene tutto”.
Se le chiedessi qual è il suo atleta preferito?
“Pochi dubbi: Kobe Bryant. La sua morte mi ha davvero colpito, o per meglio dire, mi hanno colpito le tante testimonianze di affetto che ha ricevuto. E così sono andata a guardarmi tutti i documentari possibili. Era davvero un grandissimo atleta e una bella persona”.
Tra le sue colleghe in attività o già in pensione?
“Lo dicevo all’inizio, mi piace molto Raphaela Folie perché, come me, non è altissima (185 cm.), eppure fa la centrale ed è anche tra le più forti”.
Ultima domanda, tifa per qualche squadra in particolare?
“Conegliano”.
Francesco Barone