Home Attualita VOLLEY: ANNA CANEVA: “SAN GIOVANNI, IL POSTO DEL CUORE”

VOLLEY: ANNA CANEVA: “SAN GIOVANNI, IL POSTO DEL CUORE”

Estate 2017. La Battistelli ha appena archiviato il suo primo campionato di A2 conquistando i play-off. Il presidente Stefano Manconi vuole rafforzare la squadra e una delle prime telefonate la fa ad Anna Caneva. Due chiacchiere, giusto il tempo di pensarci un attimo e arriva il del centrale vicentino. Un che pronuncerà per due stagioni consecutive prendendosi delle grandi soddisfazioni. Poi, nel 2019, l’addio. Prima Soverato, poi Cutrofiano, Brescia e oggi Talmassons, la prossima avversaria dell’Omag-Mt.
Anna, prima di avventurarci nelle pieghe della sfida di domani, se le dico San Giovanni in Marignano, cosa mi risponde?
“Il posto del cuore. Dove ti fanno sentire in famiglia. Coccolata, viziata. Una società piccola se si mette a confronto con altre realtà della pallavolo italiana, ma dove tutto è perfetto. Una società formata da persone straordinarie, dal presidente Manconi al mitico Toni, e chiedo scusa se non nomino tutti. Ognuna di queste persone si dedica con tutta sè stessa affinché le ragazze e lo staff debbano pensare solo ad allenarsi e a giocare. E poi ci sono loro, i nipoti. Un gruppo di tifosi davvero eccezionali. Ci portavano dolci, torte, e se avevamo bisogno di qualcosa bastava chiedere. Ricordo con tanto affetto Pierino. Il loro tifo, al PalaMarignano, è un fattore che davvero può spostare gli esiti di una partita. Quelle due stagioni, a San Giovanni, mi sono rimaste nel cuore, porto con me ricordi bellissimi del paese, della gente e di tutta la famiglia Consolini”.
Due stagioni: una coppa Italia vinta, una finale promozione svanita alla ‘bella’ e una eliminazione ai quarti.
“La prima stagione è stata un qualcosa di straordinario. Si era creata un’alchimia pazzesca tra noi, lo staff, la società e i tifosi. Abbiamo vinto la coppa Italia in un Paladozza, a Bologna, pieno di nipoti facendo festa fino all’alba. Dell’altra cosa preferirei non parlare”.
Fa ancora male?
“No male, malissimo. È vero che nessuno ci aveva chiesto nulla, il nostro obiettivo non era certo quello di salire in A1, ma quando sei in ballo, ti piace ballare. Vincemmo la prima gara con Chieri giocando nel palazzetto di Rimini che era praticamente sold-out. Vincemmo un primo set tiratissimo (26-24) e perdemmo il secondo in maniera assurda, se non ricordo male tipo 30-28. Un ko che poteva ammazzare un elefante, invece, negli altri due lasciammo solo le briciole a Chieri. In gara2 partimmo subito forte con Giulia (Saguatti, ndr) che in battuta scavò il solco decisivo. Perdemmo il secondo set mentre il terzo e il quarto ci sfuggirono per pochissimo, soprattutto il quarto. La ‘bella’ a Rimini me la sogno ancora la notte. Perdiamo il primo, vinciamo il secondo e nel terzo siamo sopra (14-8). Lì si è spenta la luce e abbiamo consegnato l’A1 a Chieri. Ma se avessimo vinto noi quel set… Peccato, però come dice sempre il pres. (Manconi, ndr): è stato bellissimo il percorso che ci ha portato fino lì”.
Dal passato al presente. Talmassons-Omag-Mt, che partita sarà?
“Dura. In questi giorni abbiamo fatto video e ho visto davvero una bella squadra. Forte in fase di attacco e brava in difesa. Noi, però, dobbiamo assolutamente vincere per continuare nella nostra striscia casalinga. La battuta e la fase muro-difesa credo saranno le armi vincenti. Mi dispiace solo di una cosa”.
Ossia?
“Di non vedere Giulia. Mi dispiace tantissimo per il suo infortunio. Ci siamo sentite prima, aveva timore di tornare dopo la gravidanza, ma una con il suo fisico può tutto. Quando ho saputo del suo infortunio ci sono rimasta malissimo, ma conoscendo il guerriero che c’è in lei, sono certa che ne uscirà alla grande. E comunque, ci vedremo con tutti al ritorno. Tornare a San Giovanni è sempre una bellissima cosa”.
Francesco Barone