Home Cinecittà Un ritratto da brividi. Se canta Amy

Un ritratto da brividi. Se canta Amy

BACK TO BLACK DI SAM TAYLOR-JOHNSON PER ADULTI – AL CINEMA

Il quartiere londinese di Camden Town era e resta celebre per i suoi mercatini, frequentatissimi soprattutto per l’abbigliamento. Ma oggi è anche meta di pellegrinaggi musicali perché qui (c’è una statua in suo onore dal 2014) è nata artisticamente Amy Winehouse (nel film la interpreta con coraggio e grinta Marisa Abela che si cimenta bene anche nella non facile sfida di eseguire le canzoni di Amy) che amava esibirsi nei locali in zona, come l’Hawley Arm’s Pub o il Jazz Club, sede di un travagliato concerto dove la cantante si presentò ubriaca mandando a monte l’esibizione.

Alla breve carriera della cantante londinese (solo due album usciti in vita, più varie pubblicazioni dopo la morte nel 2011, a 27 anni) è dedicato il film diretto da Sam Taylor-Johnson, già regista di Nowhere Boy sul giovane John Lennon.

Qui si racconta il suo smodato amore per il blues e il jazz, il suo dedicarsi alla musica senza necessariamente pensare ai lauti guadagni, per non essere una “Spice Girl” e creare le canzoni che le si confacevano, pur realizzando un successo senza eguali consacrato da cinque Grammy Awards, la vita quotidiana nel suo quartiere (l’atmosfera generale del film, sufficientemente intrigante, è ben costruita), la tormentata storia d’amore con Blake (Jack O’ Connell) e il rapporto con l’amata nonna, ex cantante (Leslie Manville), e il padre tassista (Eddie Marsan) che ne seguì la carriera, il tutto avvolto dal “nero” che progressivamente ne avvolge la figura, il “nero” distruttivo dell’alcool e della droga nonostante i tentativi di riabilitazione.