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Un anno di sport tra luci ed ombre

Quello appena andato in archivio è stato un anno anonimo per lo sport riminese. Dodici mesi con molte ombre e poche luci. La scomparsa del “batti e corri” da via Monaco, l’addio del Santarcangelo calcio, la salvezza del Rimini all’ultimo istante sono stati solo la punta dell’iceberg. È anche vero che non sono mancati i sorrisi, a partire dalla doppia promozione di Rinascita Basket Rimini (in serie B), Bellaria (in serie C) e Tigers Villa Verucchio (in D) nella pallacanestro, del Tennis Viserba che ha conquistato l’A2, per arrivare alla qualificazione Olimpica strappata dai sammarinesi Alessandra Perilli e Myles Nazem Amine.

Calcio. Per il pallone biancorosso è stato un anno di grossi patimenti. Dodici mesi in cui i tifosi biancorossi ne hanno viste e subìte di tutti i colori. A partire dai quattro allenatori che si sono avvicendati sulla panchina nella stagione 2018-2019. Come ci si ricorderà a settembre 2018 Gianluca Righetti parte come tecnico del Rimini neo promosso in serie C. Il 22 ottobre, però, l’ex attaccante del Cesena di Arrigo Sacchi rassegna le sue dimissioni. Giorgio Grassi chiama Leonardo Acori, ma l’allenatore umbro non riesce a far cambiare marcia alla squadra e così il 20 gennaio, dopo il ko di Trieste, viene cacciato. A sorpresa il numero uno biancorosso mette in panchina un esordiente: Marco Martini. L’inizio è ottimo con la vittoria sul campo della Feralpi, ma poi inizia una parabola discendente che porta la società a cambiare per la terza volta chiamando al capezzale Mario Petrone.

L’allenatore partenopeo riesce nell’impresa di aggiuantare i play out dove incrocia la Virtus Vecomp Verona. Il doppio risultato sorride ai biancorossi che si salvano. Finalmente il popolo riminese può tirare un sospiro di sollievo anche perché il progetto che ha portato Petrone in riva all’Adriatico può finalmente prendere forma. Ma dopo pochi giorni iniziano a circolare strane voci. Nonostante tutto Petrone e Sandro Cangini, nel frattempo nominato DS, costruiscono la squadra.

Ma a fine giugno, inizio luglio arriva il rompete le righe. Petrone viene cacciato e a Cangini non rimane altro che salutare tutti perché “non ci sono più le condizioni”. Dietro alla svolta che lascia perplessi i tifosi c’è Nicastro che si avvale come braccio destro di Nicola Penta, cesenate e in cattivo viso ai tifosi. Arrivano come allenatore Cioffi e come DS D’Agnelli. Le polemiche vontano, ma la buona partenza in campionato butta un po’ di cenere sulla brace che non smette, però, di ardere. Il Rimini prende una brutta piega e così il 19 novembre arriva il biglietto di sola andata per il tecnico irpino, al suo posto il veneto Giovanni Colella. Quattro gare per lui e quattro sconfitte, con tanto di sfogo nell’ultima partita persa in casa con la Triestina.

Il Rimini chiude il 2019 all’ultimo posto in classifica. Se a Rimini non ridono, a Santarcangelo piangono lacrime amare. Dopo la retrocessione dalla serie C, infatti, l’imprenditore croato Mestrovic lascia in braghe di tela i gialloblù che concludono un anno disastroso che li vede retrocedere ai play out. In estate le voci di un possibile smarcamento societario sono sempre più insistenti fino a quando, a luglio, arriva la ferale notizia: il Santarcangelo non c’è più. Fortunatamente, però, intorno alla passione gialloblù si accende una nuova speranza e viene fondata una nuova società che per sua decisione inizia dal settore giovanile. Chi ride, invece, è la città di Cattolica che si ritrova dalla Promozione in serie D.

Il San Marino di Luca Mancini, infatti, decide di trasferirsi armi e bagagli dal Titano dove è ospite indesiderato e trova alloggio al ‘Calbi’. La squadra è affidata ad Emmanuel Cascione. La partenza non è delle migliori, ma le speranze di risalire la china non sono poche. Ma la stagione 2018-2019 verrà ricordata per molto tempo anche dal Cesena che, dopo il fallimento, riparte dal campionato di serie D che vince con Beppe Angelini in panchina. Una vittoria non facile, arrivata proprio sul filo di lana e che convince i dirigenti a non confermare Angelini sulla panchina. Al suo posto viene chiamato Francesco Modesto che, al giro di boa, ha portato i bianconeri a -2 dalla zona play off.

Basket. Come detto il 2019 della palla a spicchi è caratterizzato soprattutto dalla doppia promozione di RBR e Bellaria Basket. I riminesi, super favoriti della vigilia, confermano tutto il loro valore e conducono in porto un campionato assolutamente straordinario che li vede sconfitti solo una volta e volano in serie B. In estate a rafforzare il gruppo torna alla base Tommy Rinaldi. L’inizio è ottimo, con il ‘Flaminio’ che di domenica in domenica si riempie sempre di più. Ride Rimini, ma ride anche Bellaria che ai play off conquista la serie C battendo in finale il Carpi. Lacrime, invece, arrivano dagli Angels che perdono la promozione contro Castel San Pietro e restano in serie C.

Baseball. Il 2019, per gli sportivi riminesi, resterà l’anno della scomparsa del baseball. Dopo la morte di Rino Zangheri in tanti avevano capito che il ‘batti e corri’ non avrebbe avuto vita lunga. E, infatti, a inizio marzo la Federazione conferma i timori: la società Rimini Baseball non esiste più. Chiusa. La rabbia è tanta, ma nulla si può fare. Intanto nella vicina San Marino le cose non vanno bene neppure per Mario Chairini che con la sua T&A non si qualifica per la Coppa Campioni e per le finali Scudetto. A tenere alti i colori riminesi sono lo Junior e i Falcons Torre Pedrera che, però, remano come possono nelle serie minori.

Tennis. Grandi sorrisi arrivano dal tennis dove il club di Viserba riesce a conquistare la promozione in A2. Si tratta del secondo salto di categoria consecutivo. Dopo un campionato sempre nelle prime posizioni, i viserbesi si giocano la promozione con il Circolo Ronchi Verdi di Torino. Alla fine il tabellone dirà 4-2 per la compagine riminese. Un risultato storico, dirà il presidente del club Roberto Rinaldi perché ottenuto da ragazzi di Rimini cresciuti proprio sui campi di Viserba.

Nuoto. L’anno del nuoto riminese è contraddistinto da una grossa perdita: muore, infatti, a ottobre, Mario De Giampietro. Non solo l’atleta più vecchio della provincia di Rimini, ma tra i primi Master mondiali. E proprio dai Master arrivano le soddisfazioni più grandi con tanti record italiani conquistati e tante medaglie d’oro conquistate. A livello professionistico per Simone Sabbioni non è uno degli anni migliori: ai campionati italiani di Riccione, purtroppo, non riesce a strappare il pass per Tokyo.

Pallavolo. Il 2019, o almeno la seconda parte, è caratterizzato anche dal grande campionato dell’Omag di San Giovanni in Marignano. Dopo aver conquistato i play off per il secondo anno consecutivo, in estate il presidente Manconi costruisce un gruppo giovane, ma dalle grandi prospettive. La regular season conferma la forza del gruppo, con le marignanesi che conquistano con ampio margine la qualificazione alla poule promozione.

Pattinaggio su ghiaccio. Grandi soddisfazioni arrivano anche dal pattinaggio su ghiaccio. Matteo Guarise, insieme a Nicole Della Monica, inizia la sua stagione con i campionati Europei dove arriva quarto per soli quindici centesimi di voto. I Mondiali di Saitama sono un bel banco di prova e la coppia Azzurra riesce a strappare un buon ottavo posto. Ma l’impresa, Matteo e Nicole, la fanno nel Grand Prix dove, per la prima volta nella storia del pattinaggio su ghiaccio, conquistano due secondi posti volando alla finalissima dove conquistano il quinto posto. E cinque sono i titoli Italiani conquistati di seguito.

Tiro a volo. Grandi soddisfazioni per lo sport sammarinese arrivano dal tiro a volo dove Alessandra Perilli conquista il pass per le Olimpiadi di Tokyo. Agli Europei di Lonato, la sammarinese sale sul terzo gradino del podio e stacca così il pass per i giochi a cinque cerchi.

Lotta libera. Dopo il pass olimpico della Perilli, per San Marino arriva un’altra grande gioia: Myles Nazem Amine, nella lotta libera, ai Mondiali di Astana, in Kazakistan, arriva in semifinale e si guadagna Tokyo 2020.