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Tra karma e stranezze del destino

UN COLPO DI FORTUNA
DI WOODY ALLEN PER TUTTI – AL CINEMA

Per il suo cinquantesimo film Woody Allen va in Francia per il suo primo film non in inglese (la scelta è legata anche a traversie varie, tra boicottaggi e causa intentata ad Amazon) e si affida ad un cast di attori principalmente d’oltralpe per una storia, illuminata dal prezioso collaboratore Vittorio Storaro (che bella la Parigi autunnale con quelle luci) con colonna sonora tutta jazz, che parte come un film romantico con relazione extraconiugale, per poi dirigersi verso i sentieri del noir.

Fanny (Louis de Laâge) è sposata con il fascinoso miliardario Jean (Melvil Poupard) e lavora in una galleria d’arte. Non le manca nulla, eppure le sembra di essere esibita come un ‘trofeo’ durante gli inevitabili incontri mondani che costruiscono la vita sociale della coppia. L’incontro con un vecchio compagno di liceo (Niels Schneider), da sempre innamorato di lei, fa scattare scintille e passioni con conseguente esplosione di sospetti e gelosie da parte delconsorte. C’è poi la mamma (Valerie Lemercier) di Fanny, appassionata di gialli che giocherà un ruolo decisivo in questa storia dove riaffiora l’Allen ‘giallista’, quello che inventa colpi di scena beffardi (come anche in questo caso) determinando il destino dei personaggi attraverso il Caso. Il gustoso teatrino umano di Allen è qui edificato su personaggi insoddisfatti e pure non cresciuti (Jean gioca ancora con i trenini elettrici), per criticare un sistema sazio ed infelice, capace di tutto per avere il controllo totale, salvo poi dover fare i conti con l’ironia degli imprevisti (e del regista).