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RIMINI NUTRE IL FUTURO IN KENYA

Il Comune di Rimini in prima linea nella cooperazione internazionale. Al via, infatti, in collaborazione con la Contea di Nairobi, “Nurturing the Future”, un progetto a sostegno dell’infanzia e delle famiglie vulnerabili in Kenya. Progetto di rilievo, finanziato grazie all’importante stanziamento dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), che ammonta a circa 2 milioni di euro in tre anni e che ha l’obiettivo di rafforzare i servizi per la prima infanzia in quattro aree della Contea di Nairobi, ossia Roysambu, Embakasi, Dagoretti e Kibra), particolarmente sofferenti dal punto di vista sociale, sanitario ed educativo. E proprio su questi tre pilastri si articola il progetto riminese, che verrà poi sviluppato in concreto da altrettante realtà del territorio, note per il loro impegno di lunga data sul tema: EducAid, Comunità Papa Giovanni XXIII e Cittadinanza Onlus (oltre alla kenyana The Action Foundation), assieme al sostegno di Ausl Romagna.

In ottica generale, “Nurturing the Future” raggiungerà direttamente oltre 2.900 beneficiari, tra cui bambini nella fascia 0-5 anni, madri vulnerabili, insegnanti, operatori sanitari e caregivers. “Il progetto – sottolinea il Comune di Rimini – rafforzerà la formazione di oltre 100 operatori sanitari sulle tematiche della salute mentale e della disabilità, migliorerà le competenze di circa 1.000 insegnanti e personale educativo nei centri per l’infanzia (ECDE) e offrirà percorsi di empowerment e supporto psicosociale a più di 1.100 madri e caregivers. Tutto ciò in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030.

Gli ambiti di intervento

Nello specifico, l’ambito sociale e del sostegno alla genitorialità e alle madri vulnerabili è affidato ad APG23, presente a Nairobi sin dal 1997: saranno attivati percorsi di cura e protezione per donne vittime di violenza domestica, formazioni professionali certificate e piani individuali di sostegno psicologico per madri con bambini 0–3 anni. Coinvolte 90 madri e caregivers vulnerabili, molte delle quali sopravvissute a violenze o a situazioni di esclusione sociale, con bambini nella fascia 0–3 anni. La parte sanitaria, invece, è affidata a Cittadinanza Onlus con l’aiuto di Ausl Romagna, che si occuperà di promuovere il miglioramento delle modalità di lavoro nei servizi sanitari pre e post nascita, attraverso la formazione di medici, infermieri, ostetrici, counselor, nutrizionisti, promotori della salute comunitari, fisioterapisti, logopedisti. “La formazione – spiega l’associazione – introdurrà l’approccio ‘Nurturing Care’ promosso dall’OMS per lo sviluppo dei bambini nei primi anni di vita. Si realizzerà inoltre una ricerca per approfondire il tema della salute mentale materno-infantile“. Circa 160 gli operatori coinvolti. Infine, la parte educativa sarà gestita da EducAid, ong riminese presente in Kenya dal 2018, che sarà impegnata in azioni di formazione per dirigenti scolastici e personali educativi, creazione di nuclei operativi per l’inclusione, laboratori di educazione attiva che coinvolgeranno oltre 500 bambini e rafforzamento della governance in collaborazione con le autorità locali. EducAid coordinerà un percorso formativo di 20 giorni per 70 professionisti su temi come educazione inclusiva, metodologie attive e protezione dell’infanzia. L’obiettivo finale è promuovere un sistema educativo più equo e inclusivo attraverso la collaborazione tra istituzioni riminesi, keniane, società civile e comunità educanti.

Con questo progetto Rimini conferma il proprio impegno nella cooperazione internazionale, mettendo a disposizione il modello riminese di welfare e servizi educativi e le competenze dei professionisti. – dichiara Francesca Mattei, Assessora alla Cooperazione Internazionale del Comune di Rimini – Questo progetto rappresenta un esempio concreto di come la cooperazione tra enti locali possa generare un impatto reale sulla vita delle persone più vulnerabili, costruendo ponti di solidarietà. Il valore del nostro approccio integrato e partecipativo è stato riconosciuto dall’AICS che ora, grazie a questo importante finanziamento, ci consente di entrare nella fase operativa”.