SERIE C. Nelle ultime due stagioni è stato il match analysis
Dopo aver ricevuto diversi no, i biancorossi hanno optato per una scelta interna. Intanto il direttore generale, Antonio Geria, lascia. Nubi all’orizzonte sulla società
Il Rimini ha scelto il suo nuovo allenatore. Si tratta del 32enne pescarese Filippo D’Alesio (nella foto). Una faccia conosciuta per chi è addentro alle cose biancorosse perché nelle ultime due stagioni, D’Alesio è stato il match analysis prima di Raimondi, poi di Troise e, infine, di Buscé.
“La scelta della guida tecnica della prima squadra è stata oggetto di profonde riflessioni da molto tempo, confermando la nostra ferma intenzione di puntare su una persona che gode della nostra piena fiducia. – si legge nella nota inviata dalla società – Come segno di continuità, abbiamo scelto di affidare questo compito ad un professionista che conosce bene il nostro modo di vedere il calcio e che è perfettamente integrato nel progetto avviato due anni fa”.
Al suo fianco, nel ruolo di vice, ci sarà Denis Biavati, che nell’ultima stagione era sulla panchina della Primavera biancorossa. Una scelta che ha spiazzato un po’ tutti, e arrivata anche perché diversi allenatori con cui il Rimini ha parlato, hanno detto “no, grazie”. A gennaio ha conseguito l’abilitazione Uefa A risultando il migliore di tutto il suo corso. Nel frattempo, sul fronte societario, arriva un addio che fa tanto rumore. Il direttore generale, Antonio Geraia, infatti, non ha rinnovato il contratto con i biancorossi. Una scelta travagliata fatta di crisi rientrate e poi deflagrate. La prima, l’ex dg, la ebbe dopo lo striscione apparso al Romeo Neri dove una parte della tifoseria biancorossa manifestò il suo dissenso nei suoi confronti per un’intervista nella quale Geria chiedeva un “aiuto agli imprenditori locali perché altrimenti i programmi societari dovranno essere rivisti”. Le dimissioni, però, rientrarono dopo un paio di giorni, fino a domenica quando, dopo una riunione fiume con tutti i massimi dirigenti della società, Geria ha detto di volere andarsene. La paura per tanti tifosi è che dietro questo addio ci possa essere una situazione societaria non facile, soprattutto dal punto di vista economico.
