Edoardo Bennato e Francesca Michielin sulla rampa di lancio del Capodanno più lungo del mondo. Quale? Quello riminese, naturalmente, che accompagnerà turisti e residenti dal 22 novembre al 6 gennaio. Oltre 150 gli appuntamenti nel cartellone, presentato oggi in comune. Con due settimane di anticipo rispetto allo scorso anno. «Tenevamo ad anticipare un po’ i tempi sulla presentazione del programma del Capodanno», spiega il sindaco Jamil Sadegholvaad, «perché questo è ormai un prodotto turistico che può fare anche da traino alla città».
Applaude Patrizia Rinaldis di Fedealberghi. «La tempistica è importantissima», ha detto a margine della conferenza stampa. «Anche se ormai il nostro capodanno gode di un pubblico abbastanza fidelizzato, proponendo un format ormai consolidato e conosciuto. Ma sapere cosa c’è e rinnovare le proposte è importantissimo. Siamo partiti addirittura in agosto e oggi utilizziamo anche i contenitori turistici per la promozione del nostro territorio», spiega citando anche Ecomondo, proprio oggi al suo ultimo giorno. E’ vero che «c’è molto last minute ma stanno anche già arrivando prenotazioni di gruppi stranieri: francesi, austriaci, dai paesi dell’est».
Tornando al programma, si parte il 22 novembre con l’accensione delle luminarie, non solo in centro. «Credo che tutta Rimini meriti un clima natalizio di festa – sottolinea Sadegholvaad –. Per questo il Comune, da cinque anni, si fa carico interamente delle luminarie natalizie, coprendo anche zone che prima erano escluse».
Tre serate di musica per salutare il 2025
«Dopo l’esperimento riuscito dello scorso anno – ha annunciato il sindaco – anche questa volta avremo tre serate di avvicinamento al Capodanno: il 29, il 30 e il 31 dicembre».
Il 29 dicembre sarà la volta di Edoardo Bennato, “un grande amico di Rimini” che, con il suo tour Solo Solo Canzonette Pur 2025, animerà Piazza Malatesta davanti al Castello. Il giorno seguente, sullo stesso palco, toccherà a Francesca Michielin, artista dal pubblico trasversale e amatissima dai giovani.
Per la notte di San Silvestro, invece, Rimini cambierà ritmo: «Abbiamo deciso di trasformare la città in un grande dance floor – racconta il sindaco –. Non solo per ragioni economiche, anche se ormai i costi dei concertoni sono diventati insostenibili, ma perché vogliamo offrire una festa che coinvolga tutti».
Nasce così “Rimini Dance Floor”, con una serie di DJ set che animeranno Piazza Cavour e Piazza Malatesta, insieme ai protagonisti storici della scena musicale riminese, «quelli che hanno fatto grande il Paradiso», sorride Sadegholvaad.
Il mare balla a ritmo di liscio
Altra novità di quest’anno arriva da Marina Centro, dove si terrà la “Liscio Street Parade – New Year Edition”. «È un format che nelle ultime estati ha avuto un successo incredibile», spiega il sindaco. Sul palco di Piazza Kennedy saliranno i Santa Balera e Roberta Cappelletti, definita “la Mina del mondo del liscio”.
A mezzanotte, uno spettacolo pirotecnico sul mare accenderà la notte di Marina Centro, mentre al Castello torna l’Incendio del Castello, in due momenti distinti per permettere a più persone di assistere.
Si fa tutto con la tassa di soggiorno
Il sindaco rivendica infine la scelta di finanziare il Capodanno con l’imposta di soggiorno. «L’intero programma è coperto grazie a questa voce. Penso che la stiamo spendendo bene, perché offre un ritorno reale alla città». Una copertura che arriva al milione di euro, secondo quanto confermato dall’assessore al bilancio Juri Magrini che sottolinea come l’investimento sul Capodanno non sia solo una spesa, ma un moltiplicatore economico e sociale. «Nonostante le difficoltà generali – spiega – il progetto sta producendo effetti positivi: muove il commercio, crea occasioni di lavoro, dà visibilità a chi opera nei settori della cultura e del turismo».«Anche quest’anno – ricorda – per l’accessibilità al centro sono confermate tutte le linee del trenino. È una modalità che funziona e che permette di vivere il cuore della città senza difficoltà».
Dietro l’atmosfera di festa, c’è una macchina organizzativa complessa, che lavora per tenere insieme mobilità, logistica e sostenibilità economica, ha ribadito l’assessore. «Abbiamo scelto di costruire un Capodanno diffuso – spiega Magrini – che valorizzi diversi luoghi della città e permetta a tutti di partecipare». Qui arriva una notizia. Dopo anni di vincoli e incertezze, è arrivato anche il via libera della Soprintendenza all’utilizzo della vecchia pescheria. «La Pescheria è considerata un monumento, e questo ha sempre reso complesso organizzare iniziative al suo interno. Quest’anno, invece, siamo riusciti a trovare una modalità di fruizione diversa, rispettosa ma più dinamica. È un segnale di fiducia e collaborazione istituzionale».
Inoltre «attività economiche che prima non partecipavano ora vogliono esserci, propongono idee, chiedono di entrare nel programma. Non tutto sarà possibile già quest’anno, ma è un segnale chiaro: il Capodanno sta diventando un progetto condiviso, capace di generare valore oltre le festività».
Musica, cinema, sport
Tocca all’assessore alla Cultura Michele Lari entrare nelle pieghe del programma. «Vogliamo che la notte di Capodanno racconti la nostra identità culturale. Seguiremo le tendenze internazionali, ma con lo stile e l’anima di Rimini». Il cartellone, articolato su diversi luoghi simbolici del centro, mescola swing, jazz, cinema e arte contemporanea. «In Sala Ressi, al Teatro Galli – annuncia l’assessore – proporremo le sonorità swing e jazz club; sarà un Capodanno elegante, in linea con il gusto musicale che sempre più persone stanno riscoprendo».
Nel cuore del centro storico, Rimini Classica terrà il tradizionale Brindisi di Capodanno, mentre alla Domus del Chirurgo andrà in scena Pop History, un viaggio tra i grandi successi del pop in versione acustica con Alessandro Faglierani e Michele Tani.
L’arte visiva sarà protagonista nei chiostri e nella biblioteca, dove «stiamo lavorando – anticipa Lari – a installazioni site specific che immortalino la notte del 31 con linguaggi contemporanei».
Alla Cineteca, invece, spazio al cinema d’autore, con una serie di proiezioni tra dicembre e inizio gennaio. «Riproporremo anche alcuni titoli amati dal pubblico, come il ciclo dedicato a Marco Casariego – racconta l’assessore –. Il 6 gennaio tornerà in sala grazie al successo ottenuto».
Torna il Premio Fellini, attribuito al regista Alfonso Cuarón, non mancheranno altri appuntamenti dedicati al cinema e alle arti visive: la sesta edizione di “Luoghi dell’Anima” (9-14 dicembre) e il Premio Tonino Guerra, che il 17 novembre verrà assegnato al regista russo Alexander Sokurov. «Il nostro obiettivo – sottolinea Lari – è valorizzare la tradizione cinematografica di Rimini, ma anche metterla in dialogo con la ricerca contemporanea, con quei “contrasti” che rendono viva la cultura».
Tra musica, danza e sport: la città in movimento
Il calendario si arricchisce anche con esperienze diffuse e partecipative. «Il 27 dicembre – racconta l’assessore – riproporremo un percorso tra residenze artistiche, jam session e spettacoli dal vivo. È un format che unisce chi crea e chi partecipa, nel segno della condivisione».
Non mancheranno gli appuntamenti tradizionali della Sagra Musicale Malatestiana, della stagione di prosa e danza e il concerto dell’Epifania con la Banda Cittadina il 6 gennaio.
Ma il periodo delle feste sarà segnato anche da un simbolo di respiro internazionale.
A Rimini, le festività si arricchiscono di un evento di risonanza nazionale con l’arrivo della Fiamma Olimpica di Milano-Cortina 2026. L’emozionante staffetta dei tedofori farà tappa il 5 gennaio 2026 e interesserà l’intera città, dal mare al centro storico, dove si svolgeranno attività celebrative che culmineranno intorno alle 19:30 in Piazza Malatesta con l’accensione del braciere da parte dell’ultimo tedoforo, la giocatrice riminese della nazionale di Volley under 21 Nicole Piomboni, grande protagonista della vittoria della medaglia d’oro in Indonesia. Un momento di forte partecipazione collettiva che renderà Rimini parte integrante e vivace di questa emozionante esperienza nazionale di celebrazione dei valori olimpici, proprio nel pieno dell’atmosfera festiva.
Cultura e partecipazione come filo conduttore
Per l’assessore Lari, il valore del “Capodanno più lungo del mondo” non si misura solo nel numero degli eventi. «Credo che oltre alla quantità, sia importante la qualità – afferma –. Ogni proposta, dal jazz al cinema, dal liscio al teatro, è pensata per restituire alla città una festa che parli davvero di sé, della sua creatività e della sua vocazione all’incontro».
Dopo 100 anni, l’Aida al teatro Galli
L’opera di Capodanno sarà l’Aida di Giuseppe Verdi, un traguardo sfidante per il coro lirico Amintore Galli. “All’inizio non volevo, ma poi mi sono convinto”, racconta il presidente Giuseppe Lotti. “Il fatto è che, scartabellando tra i miei libri d’opera ho trovato un vecchio opuscolo in cui si racconta di come nel 1926 nel nostro teatro diedero l’Aida… sono cento anni, ho pensato. E a quel punto mi sono convinto”. Così Lotti ha dato il la alla direttrice di produzione, Claudia Corbelli.
«Avremo l’Orchestra La Corelli di Ravenna – spiega – perché crediamo molto nel valore delle eccellenze del nostro territorio. Non cerchiamo solo artisti che vengono da fuori, ma vogliamo valorizzare chi, qui vicino, rappresenta un altissimo livello musicale». E per questo quest’anno, a dirigere, sarà ancora una volta un maestro “di casa”, sempre proveniente da Ravenna, Jacopo Rivani. «Anche il direttore è romagnolo – sottolinea Corbelli –. Ci piace mantenere un legame con le nostre radici, con la tradizione musicale locale, che è viva e ricchissima di talenti».
Per affrontare l’Aida servono artisti di altissimo livello tecnico. «Tutti i cantanti coinvolti sono interpreti esperti – spiega –. Alcuni di loro si sono esibiti quest’estate all’Arena di Verona, altri calcano abitualmente palcoscenici internazionali. Sono professionisti che, oltre al talento, hanno la disciplina necessaria per sostenere una preparazione così densa».
Eppure, dietro la professionalità, c’è anche un grande spirito di condivisione. «Molti di loro – racconta Corbelli con un sorriso – vengono a Rimini per amicizia con il nostro coro. Altri, ormai, considerano questo appuntamento una tradizione. Accettano volentieri di trascorrere le festività con noi, rinunciando magari a stare in famiglia, perché sanno che qui trovano un clima speciale».
Alla scoperta di Rimini e del territorio
Non solo spettacoli e musica: il “Capodanno più lungo del mondo” di Rimini si arricchisce di un ventaglio di esperienze pensate per chi vuole vivere la città con curiosità e lentezza. A raccontarlo è Coralie Delaubert, direttrice di Visit Rimini, che coordina l’offerta turistica locale anche nel periodo invernale.
«Abbiamo preparato una serie di pacchetti e di experience già programmati e pubblicati – spiega – dedicati sia ai cittadini sia ai visitatori. L’obiettivo è permettere a tutti di scoprire Rimini in modo diverso, attraverso i suoi luoghi più autentici».
Dalle visite ai conventi ai tour “nascosti”
Il calendario inizia già a fine novembre. «Il 29 novembre – racconta Delaubert – abbiamo organizzato un tour speciale del convento di Santa Maria delle Grazie, un’occasione per entrare in spazi che normalmente non sono aperti al pubblico».
A dicembre, poi, tornano i percorsi più amati: i tour del 6, 14, 30 e 31 dicembre, e ancora quelli del 3 e 5 gennaio, che accompagnano i visitatori tra storia e architettura. «Ci sarà anche Rimini Nascosta, un itinerario che dal porto attraversa Porta Galliana e arriva alla Cappella Petrangolini, per scoprire angoli della città spesso ignorati anche dai riminesi», aggiunge la direttrice.
Tra le proposte, non mancano le “Alvin Experience”, esperienze immersive che uniscono narrazione e scoperta: «Le riproporremo l’8 dicembre e il 2 gennaio – spiega – perché sono state molto apprezzate nelle scorse edizioni».
Sapori, eleganza e idee regalo
Visit Rimini punta anche sull’enogastronomia e sulla convivialità. «Abbiamo le nostre experience dedicate ai sapori – racconta Delaubert – dalle colazioni nelle sale storiche del Grand Hotel agli aperitivi d’autore, passando per degustazioni e momenti di incontro nei locali più iconici della città».
Tutte queste proposte, sottolinea, possono anche diventare un dono: «Abbiamo pensato a pacchetti e gift experience che possono essere regalati, per offrire un modo diverso di vivere o far scoprire Rimini. Sul nostro sito si trovano tutte le informazioni e le modalità di prenotazione».
Una promozione per chi sceglie di restare
Tra le novità di quest’anno c’è anche una promozione che unisce accoglienza e mobilità sostenibile. «Abbiamo lanciato l’offerta “Soggiorno + Rimini Bus”, un progetto a cui teniamo molto – spiega Delaubert –. È attivo per tutto il periodo delle festività, fino al 6 gennaio, e nasce per incoraggiare chi sceglie di restare più giorni in città».
L’iniziativa è semplice e vantaggiosa: «Prenotando almeno tre notti tramite Visit Rimini – precisa – si ricevono in omaggio le Rimini Bus Card, del valore di 44,90 euro a persona, che permettono di muoversi liberamente con i mezzi pubblici».
Una città accogliente tutto l’anno
Per Delaubert, questa è la direzione giusta per costruire un turismo sostenibile e consapevole. «Rimini non è solo una meta estiva – conclude –. È una città che d’inverno rivela la sua anima più autentica: fatta di cultura, sapori e ospitalità. Con le experience e i nostri tour vogliamo raccontarla così, passo dopo passo».
Ma non è tutto: l’offerta si arricchisce di ulteriori vantaggi. «Questa promozione – aggiunge – incoraggia un soggiorno più lungo, più consapevole, più immersivo, perché include anche accessi ai principali luoghi culturali della città e dell’entroterra, sconti su attrazioni e experience selezionate, oltre al trasporto pubblico illimitato. È parte del progetto Star Romagna, pensato per valorizzare il territorio in tutte le sue sfumature».
Per far conoscere la proposta, Visit Rimini ha scelto una comunicazione su larga scala. «L’abbiamo lanciata su 864 taxi tra Milano e Roma, e sulla rete autostradale nazionale, una campagna che è partita proprio in questi giorni. Ora che abbiamo un contenuto concreto e articolato, le nostre azioni saranno ancora più mirate».
Rimini, spiega Delaubert, sta raccogliendo segnali incoraggianti anche dal settore alberghiero: «Sono 500 le strutture aperte, in linea con lo scorso anno. Ma il fatto di poter partire prima, con campagne mirate, ci permette di intercettare un pubblico più motivato. Stiamo vedendo un bel dinamismo sia dal mercato nazionale che da quello internazionale».
Il segnale è chiaro: «Rimini si sta posizionando sempre più come destinazione attrattiva tutto l’anno – conclude –. Gli italiani si muovono per gli eventi che trovano qui, ma cresce anche la curiosità dei visitatori stranieri. Sono segnali molto positivi, che ci spingono a continuare su questa strada».

