L’evento. L’Orchestra da Camera di Rimini a S. Agostino per un concerto a sostegno di Avsi nel mondo
“Siamo molto felici, è la prima volta che abbiamo la possibilità di suonare nella chiesa di Sant’Agostino”. Stefano Pecci, 42 anni, sassofonista riminese e direttore d’orchestra, ha studiato a Pesaro e ora insegna al conservatorio di Cosenza.
Domenica 23 marzo, alle 18, dirigerà l’Orchestra da Camera di Rimini in un concerto speciale alla chiesa di Sant’Agostino (via Cairoli 36) a sostegno dei progetti di Avsi nel mondo. “Educazione è speranza” è il titolo della campagna tende 2024-2025. Libano, Uganda, Ecuador, Camerun, Palestina, Ucraina sono solo alcuni dei Paesi in cui l’organizzazione non governativa è presente con i suoi progetti educativi. Il concerto sarà preceduto dalla testimonianza di Alberto Della Frera, missionario Avsi in Uganda.
“Quando abbiamo la possibilità di sostenere progetti di solidarietà non ci tiriamo mai indietro”, spiega Pecci. Impegnativo il programma proposto, “particolarmente stimolante”, sottolinea Pecci, con musiche di Bach, Händel, Telemann, Nielsen, Sibelius e Grieg. “La scelta dei brani si ispira al luogo sacro”, spiega Pecci, “ ma anche a una particolare provenienza geografica, ovvero la Mitteleuropa e il Nord Europa, forieri di tantissimi compositori. Il periodo prevalente è quello del Barocco, ma ci saranno salti temporali fino al Novecento”.
Di Bach in programma c’è l’esecuzione della Cantata d’Avvento composta per Weimar e il Concerto Brandeburghese numero 3. Dopo l’avvio con soprano e cembalo della cantata bachiana, si proseguirà con Händel e il suo Vespro Haec est Regina Virginum, composto in Italia. Di Telemann gli orchestrali eseguiranno un concerto in sol maggiore per viola. Del finlandese Sibelius, l’orchestra proporrà il quartetto d’archi composto nel 1922 e riadattato per un’esecuzione in radio nel 1938.
Si chiuderà con la Suite per orchestra d’archi del 1888 del danese Carl Nielsen. I brani saranno eseguiti dall’orchestra d’archi e dai solisti in scena: il soprano Caterina Tonini e la viola solista Ladislao Vieni. Al clavicembalo, Alessandro Casali, “un grandissimo organista, oltre che un amico, che ha deciso di aderire con noi a questo progetto”.
L’Orchestra da Camera di Rimini “nasce nel 2016 un po’ per caso, un po’ per gioco, dall’incontro tra alcuni musicisti, tra cui me. Dal 2017 aderisce all’Associazione Mozart Italia, di cui siamo di fatto la sede riminese”.
Sul territorio, l’orchestra vanta collaborazioni con il Coro Lirico Amintore Galli, partecipando più volte alla realizzazione dell’opera di Capodanno. In Europa e nel mondo, l’Orchestra da Camera di Rimini è reduce da una tournée che l’ha vista protagonista di 9 concerti in 9 città, tra cui Pechino, Shanghai e Chengdu. “Un’opportunità che ha costituito una svolta per il nostro lavoro, premiando quanto abbiamo realizzato in questi anni”.