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Le Terre Splendenti di Giulio Liverani

18.00

autore: Franco Staccoli, Giancarlo Moretti, Maurizio Malaguti
editore: ilPonte
numero pagine: 180 + DVD
stampato: settembre 2013
prezzo: 18 euro
informazioni: redazione@ilponte.com
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Descrizione

La produzione di don Giulio Liverani non risponde a criteri di logica ordinaria. Per cogliere la sua auto comprensione sono a disposizione, oltre alle opere ceramiche, ben due “Diari”. Per precisare il suo pensiero e le scelte fondamentali dell’esistenza, è inoltre di valido aiuto il prezioso deposito di rapporti epistolari con Chiara Lubich e con don Silvano Cola.

In tale contesto egli “manifesta la sua esperienza interiore, fatta di scoperte e fallimenti nella vita di comunione, perché si sente pienamente compreso e accolto in questa avventura”. E’ l’avventura della “spiritualità di comunione” che in Chiara ha avuto la grazia di incontrare.

Ulteriori elementi che chiariscono il suo pensiero sono presenti nelle “spiegazioni” da lui offerte in occasione del montaggio delle sue opere.

Graffianti sono poi le Omelie raccolte da amici negli ultimi anni. Rigore e misericordia sembrano qui pacificamente andare a braccetto. Lo stile letterario dei Diari e la varietà di prospettive compresenti in uno stesso quadro della produzione ceramica sono comprensibili solo utilizzando come chiave di lettura la “struttura discontinua”.

La “struttura discontinua” mette in evidenza che ci troviamo di fronte a linguaggi poco usuali e poco considerati, ma presenti in tante forme di letteratura, soprattutto nel linguaggio apocalittico.

Esso sottolinea un elemento paradigmatico: la drammaticità. Tale dimensione dell’esistenza segna fortemente la vita e la storia dell’uomo e spinge gli artisti a cercare forme più adeguate di espressione. Questa struttura permette a Giulio di raggiungere le più alte forme di simbolismo.

Il lettore è chiamato a soffermarsi su ogni elemento, interpretarlo e coordinare i vari significati proposti: il suo stile dunque non segue sempre l’ordinaria successione di “soggetto-predicato-complemento”.

Dovremmo piuttosto cogliere l’esplosione di immagini che vengono a comporsi nell’inconscio psichico e spirituale, del sogno e della mistica, da lui non rimosse ma esplicitamente espresse. Tali immagini non sono ordinate in una visione d’insieme, con tutte le correlazioni che in un discorso logico esse potrebbero assumere.

Qualcosa di simile si ritrova nelle opere di pittori quali Picasso e Kandinskij. In questa struttura discontinua, quindi, i singoli elementi vanno interpretati uno per uno, di volta in volta.

Anche nel discorso ogni affermazione va colta e valorizzata prima di tutto in se stessa, leggendo ogni parola disgiuntamente dalle altre. Spesso infatti dietro il velo di un termine o di un’immagine si nascondono anni di esperienza dolorosa ed anche dialettica. Un segno o una parola hanno il valore di un colpo di pennello o di un segno deciso, lasciato dal bulino.

Autori

Franco Staccoli

Nato a Cattolica (RN), ha speso la sua vita nel contesto dell’entroterra riminese. Amante della libertà o meglio dell’autenticità ha trattato come soggetti gli ambiti che era chiamato a servire. Genuinità e naturalezza di rapporto gli hanno permesso di valorizzare la proposta dell’Opera di Maria, popolarmente conosciuta come Movimento dei Focolari: vivere la spiritualità di comunione. In questo contesto ha conosciuto e fatto amicizia con don Giulio Liverani. Nel 2004 si laurea in teologia dell’evangelizzazione proprio sulla vita e sugli scritti di don Giulio con il massimo dei voti. Ora è in cammino per il dottorato di ricerca alla FTER di Bologna.

Giancarlo Moretti

Nello svolgimento della sua attività pastorale ha congiunto l’animazione di diverse comunità nelle province di Rimini e Pesaro-Urbino con l’insegnamento della cultura umanistica e la organizzazione di corsi di formazione professionale. E’ collaboratore di diversi periodici di cultura.

Nel Febbraio 2004 ha discusso una tesi di laurea alla Pontificia Università di Bologna dal titolo “Terre della nuova creazione” sull’attività artistica di Giulio Liverani. Egli è partito alla ricerca delle fonti artistiche, culturali e spirituali del Liverani. In corso d’opera è emerso sempre più chiaro che l’Autore, sulla scia dell’esperienza medioevale della “Bibbia Pauperum”, ha messo in luce che il linguaggio dell’arte, poiché universale, è la corsia preferenziale per giungere ad un nuovo umanesimo. Dal 1989 è responsabile dell’Associazione Culturale “La Ginestra”, che operando soprattutto nel campo dell’arte, ha aperto vie nuove di dialogo in diversi paesi europei come la Cechia, la Slovacchia, l’Austria.

Maurizio Malaguti

Ha svolto un’intensa attività didattica presso l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, coniugando sempre ricerca e insegnamento nell’intendimento di meditare con attenzione teoretica alcuni momenti decisivi della storia della filosofia. La sua produzione scientifica abbraccia autori diversi nel contesto di un unico progetto.

L’intento dominante della sua ricerca è volto a studiare i temi della metafisica classica e cristiana in rapporto alle domande fondamentali del pensiero contemporaneo, sulle vie aperte dell’ermeneutica filosofica. Alla ricerca costante di tracce profetiche per il nostro tempo, egli ha voluto riconoscerle anche nel pensiero dei grandi artisti. Intensa è stata l’attività di promozione di congressi nazionali ed internazionali.

Ha lavorato nell’ambito della Association des Sociétés de Philosophie de Langue Française per l’organizzazione del congresso internazionale “La Philosophie et la paix” (Bologna 2000); poi al congresso internazionale dedicato al tema “Identità e differenza” (Budapest 2006), infine al congresso sul tema della “L’action. Penser la vie-‘agir’ la pensée”(Venezia 2010). Una giornata di questo ultimo congresso è stata dedicata al tema del dialogo inter-religioso come auspicio di Pace tra i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo.

 

Prefazione di Sergio Zavoli