Home Cinecittà Perfect Days, il valore di piccole cose quotidiane

Perfect Days, il valore di piccole cose quotidiane

PERFECT DAYS
DI WIM WENDERS PER GIOVANI E ADULTI – AL CINEMA

Per il suo ritorno in terra nipponica dopo il documentario “Tokyo-Ga” del 1985 dedicato al grande maestro del cinema giapponese Yasujiro Ozu, Wim Wenders racconta le giornate apparentemente tutte uguali di Hirayama (lo interpreta Koji Yakusho, attore noto in patria – era l’interprete della versione giapponese di Vuoi ballare? oltre ad aver partecipato a produzioni hollywoodiane come Memorie di una Geisha – premiato al Festival di Cannes come migliore attore protagonista), un uomo dedito alle pulizie dei bagni pubblici di Tokyo. Originariamente concepito come un documentario, nelle abili mani dell’autore di Paris, Texas la storia si tramuta in un elogio della quotidianità, scandita nel ritmo di rituali identici (la lattina di caffè dal distributore automatico ogni mattina, il lavoro eseguito con cura così come la quotidiana pulizia personale, i pasti negli stessi locali e le letture prima di coricarsi) e usanze vintage (ascolta ancora musicassette, tra Animals e Lou Reed, passando per Van Morrison e fotografa con pellicola in bianco e nero). Una quotidianità regolare che propone anche alcune “variazioni sul tema” come la visita della nipote, in fuga dalla madre autoritaria, o il misterioso antagonista di una partita a tris tracciata su un foglio di carta lasciato in un bagno pubblico. Piccole cose, determinanti per creare la felicità, in un saggio di cinema delicato e affettuoso che non ha bisogno di grandi mezzi se non la forza del racconto e la bravura dell’interprete quasi silenzioso nell’affrontare i suoi “giorni perfetti”.