Home Cinecittà Ozon, divertente riflessione sulla verità

Ozon, divertente riflessione sulla verità

MON CRIME – LA COLPEVOLE SONO IO

DI FRANÇOIS OZON PER GIOVANI (DA 16 ANNI) E ADULTI AL CINEMA

Un delitto, una possibile colpevole, una giovane avvocatessa amica della sospettata, una giuria tutta al maschile che non ha dubbi sull’esito della vicenda. François Ozon riprende in mano la verve della commedia (lo aveva già fatto in qualche altra occasione come 8 donne e un mistero e Potiche) in un film fresco e frizzante, ambientato negli anni trenta a Parigi (la fonte d’ispirazione è una commedia teatrale firmata da Georges Berr e Louis Verneuil del 1934, già oggetto di altre due trasposizioni cinematografiche), tra produttori senza scrupoli, ricchi sfondati e dame stravaganti, con al centro la povera Madeleine, accusata di aver ucciso un produttore durante un colloquio che ha superato i confini del lecito, almeno ad ascoltare la versione della ragazza.

Tra intreccio giallo e commedia brillante, Ozon dirige un bel cast, con in testa le due spigliate protagoniste (Nadia Tereszkiewicz e Rebecca Marder), e poi volti noti d’oltralpe da Fabrice Luchini a Isabelle Huppert, da Dany Boon ad André Dussolier, fornisce le sue spiritose modifiche (in primis il personaggio di Isabelle Huppert, in originale un uomo) e, sotto la patina del film processuale, rivela le intenzioni di un manifesto decisamente femminista dove le donne si prendono le proprie rivincite in un mondo di maschi dominanti e per nulla disposti a farsi battere da “una in gonnella”.

Un’altra bella prova d’autore per un regista assai produttivo (praticamente un film all’anno a partire dal 1998, l’anno di esordio con Sitcom) e sempre interessante a vedersi.